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successo prima dell’avvento dei touchscreen per cercare di individuare la migliore alternativa. In alcuni casi, so- stituire il tocco può risultare semplice, in quanto baste- rebbe chiedere agli utenti di ricominciare a comunicare con una persona reale – ad esempio per effettuare un’or- dinazione al bar – anche se ciò potrebbe implicare un au- mento dei costi di gestione dell’attività. Altre alternative prevedono che gli utenti utilizzino il loro smartphone al posto di un touchscreen condiviso, sfruttando un app scaricabile o un sito Web, ma questa opzione può risultare fastidiosa o di difficile utilizzo per gli utenti. Ultraleap , una società attiva nel campo delle tecnologie aptiche, ha di recente condotto alcune ricerche per cer- care di analizzare in maggior dettaglio queste problema- tiche nell’ambito di un ristorante fast food. L’indagine ha rilevato che i partecipanti hanno scelto il riconoscimento dei gesti senza contatto come metodo migliore per ordi- nare e pagare un pasto rispetto all’utilizzo di un touch- screen o di un’app mobile oppure il pagamento diretto alla cassa. Oltre alla maggior sicurezza contro eventuali trasmissioni del COVID, gli intervistati hanno sottoline- ato altri vantaggi legato all’uso delle interfacce touchless, come la praticità e la semplicità. La ricerca di Ultraleap ha anche evidenziato che solo il 12% dei partecipanti ritene- va igienici i touchscreen ubicati negli spazi pubblici. La scelta dell’interfaccia HMI e della migliore tecnologia dipende da numerosi fattori. Tra questi si possono anno- verare a esempio la quantità di informazioni è necessario mostrare agli utenti o il numero di opzioni richieste. L’ac- quisto di un biglietto del cinema è un’operazione sempli- ce con poche opzioni, mentre altri tipi di interazioni sono più complesse. Inoltre, è necessario considerare l’am- biente dove l’interfaccia HMI verrà utilizzata, tenendo presente fattori quali i livelli di rumore e l’intensità della luce ambientale, oltre al fatto che un utente potrebbe non trovarsi a proprio agio parlando ad alta voce di fronte a estranei. A prescindere dal COVID, le interfacce senza contatto hanno molti altri vantaggi e possibilità applicative. Le interfacce vocali, a esempio, consentono di realizzare dispositivi consumer più piccoli ed economici, in grado comunque di gestire interazioni sofisticate. Un classico esempio è rivolgersi a un altoparlante digitale per ri- chiedere informazioni complesse. Sono altresì numerose le opportunità per migliorare l’accessibilità e l’usabilità della tecnologia per le persone affette da disabilità. Alternative touchless Vista la grande diffusione dei touchscreen, può essere utile chiedersi quali altre tecnologie potrebbero prendere il loro posto. Anche se nella visione di Elon Musk si arriverà allo svi- luppo di interfacce neurali impiantabili (che sta svilup- pando attraverso la società Neuralink di cui è uno dei fondatori), un’opzione di questo tipo appare al momen- to abbastanza remota. Per ora, le migliori opzioni sono probabilmente il riconoscimento dei gesti dell’utente o le sue espressioni facciali attraverso un sistema basato su telecamera, così come i sistemi di riconoscimento vocale basati sull’intelligenza artificiale come Siri o Alexa, il cui utilizzo è sempre più diffuso. Queste alternative appena menzionate possono essere utilizzate in modo indipendente, in abbinamento a un pannello LCD o mediante un’immagine proiettata che può essere quella di una tastiera o di un’altra interfaccia utente. Oltre a quelli in atto nel settore dell’immissione dei dati dell’utente di tipo touchless, vi sono interessanti svi- luppi paralleli per quanto concerne i riscontri (feedback) Un’interfaccia HMI di tipo touchless può essere utilizzata in modo efficace con un tradizionale chiosco e il relativo schermo (Fonte: Ultraleap) Medical EO MEDICAL - SETTEMBRE 2022 XXII
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