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ELETTRONICA OGGI 501 - APRILE 2022 37 POWER POWER OVER ETHERNET annoverare la navigazione all’interno di aeroporti o l’accesso a informazioni basate sulla posizione, come i dettagli relativi a un oggetto ospitato in un museo. Esso può anche essere utilizzato per inviare informazioni, come ad esempio le offerte speciali di un particolare prodotto, a un potenziale acquirente che sta passando davanti alle vetrine del negozio interessato. Nel caso dei sistemi IPS viene utilizzata la funzionalità AoD (Angle of Departure) supportata della versione 5.1 delle specifiche Bluetooth. Quando si utilizza l’angolo di partenza,unlocalizzatoretrasmetteunsegnaleutilizzando più antenne disposte in un array. Uno smartphone con una singola antenna riceve più segnali dal trasmettitore e calcola i componenti in fase (I) e in quadratura (Q) dei segnali. Sulla base di questi dati campionati, l’app dello smartphone può calcolare la direzione del segnale relativa. Con la tecnica AoD è possibile ottenere livelli di accuratezza inferiori al metro. Nella figura 2 vengono riportate le disposizioni delle antenne per il trasmettitore e il ricevitore impiegate dalla tecnica AoD. Tra gli altri esempi di tecnologie che supportano i sistemi IPS si può annoverare la comunicazione tramite luce visibile (VLC – Visible Light Communication). Conosciuta anche come Li-Fi (Light Fidelity), VLC è una tecnologia di comunicazione dati che modula la luce di LED bianchi con un codice unico e permette di trasmettere dati a una velocitàdi 500Mbit/s adistanze superiori a 5metri. Quando un dispositivo finale, come a esempio uno smartphone, si trova nel raggio d’azione di tre o più di queste luci (o apparecchi di illuminazione), può utilizzare l’algoritmo di triangolazione per calcolare la distanza di ciascun apparecchio e quindi calcolare la propria posizione. Questo metodo fornisce la posizione con un’accuratezza di 30 cm. Il programma YellowDot di Signify è un esempio di sistema IPS basato sulla tecnologia VLC (Fig. 3). La tecnologia PoE (Power over Ethernet) Come menzionato in precedenza, l’integrazione di reti Fig. 2 – Disposizione del trasmettitore e del ricevitore utilizzata con il metodo AoD (Angle of Departure) PoE è divenuta prassi alquanto diffusa in edifici industriali e commerciali, come pure nelle strutture ospedaliere. A questo punto è lecito chiedersi in che modo ciò possa tradursi in un vantaggio per i servizi basati sulla localizzazione. Poiché la tecnologia Ethernet consente il trasferimento di dati e potenza su un unico cavo, può contribuire a ridurre (se non addirittura a eliminare) la necessità di ricorrere a cavi separati. Ciò non solo permette di contenere i costi complessivi dell’infrastruttura di rete e di alimentazione per le aziende ma, grazie a PoE, risulta anche più semplice fornire potenza a ulteriori apparecchiature, come ad esempio gli apparecchi di illuminazione ubicati in una parte dell’edificio sprovvista di prese di corrente. Si tratta di un aspetto di particolare importanza in quanto gli apparecchi di illuminazione connessi tramite la tecnologia PoE possono fornire sia potenza sia dati. Ciò ha contribuito ad accelerare l’evoluzione degli apparecchi di illuminazione stessi, che ora possono supportare numerosi sensori “intelligenti” in grado di rilevare la presenza di persone oppure parametri quali umidità e temperatura. Questi sensori sono integrati direttamente nelle apparecchiature e collegati via PoE, per cui di tratta sostanzialmente di dispositivi “plug & play”. I sensori smart possono essere utilizzati per monitorare non solo la presenza, ma anche il numero effettivo di persone presenti in un edificio. Sulla base di queste informazioni, il sistema di gestione dell’edifico può controllare in maniera più efficace l’ambiente, come la luminosità delle luci o l’intensità dell’illuminazione delle luci che indicano le uscite di emergenza, in modo da creare un contesto sicuro e produttivo per gli occupanti dell’edificio. Fig. 3 – Sistema IPS basato sulla tecnologia VLC (Visible Light Communication

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