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ELETTRONICA OGGI 500 - MARZO 2022 14 COVER STORY la connettività wireless (Wi- Fi, Bluetooth) e le interfacce audio e video più recenti; ciò significa che alcuni SBC oggi disponibili sul mercato sono dotati di caratteristiche equivalenti a quelle presenti in molti PC e tablet. Tendenze per il futuro: le schede di sviluppo diventano il prodotto finale Solitamente, i produttori creano gli strumenti di sviluppo con l’intento di utilizzarli come supporto di marketing per migliorare la probabilità di vendere i microcontroller ai potenziali clienti (questa procedura viene spesso definita “design-in” nel settore). I produttori si augurano che riducendo al minimo il lavoro necessario ai tecnici progettisti per ottenere un componente funzionante in laboratorio e agevolando loro l’accesso e lo studio delle caratteristiche del componente stesso, questi diventerebbero più propensi a scegliere quel microcontroller e i relativi accessori nella prototipazione iniziale del prodotto e, infine, che ciò porterebbe a ordini di volumi più grandi se il componente venisse scelto per l’uso in una produzione di massa. Per i prodotti in cui le differenze nelle specifiche tecniche fra i componenti di diversi fornitori sono trascurabili, questo è un approccio prudente. Tuttavia, per i produttori, questo approccio si è rivelato, sotto alcuni aspetti, una vittima del suo stesso successo. I produttori hanno capito che sarebbe poi necessario continuare a ridurre il lavoro dei tecnici per fare in modo di coinvolgerli nei prodotti; pertanto, la scheda di sviluppo è diventata il principale fattore differenziante. In particolare, per i dispositivi che sono molto simili a quelli della concorrenza. Le aspettative dei tecnici progettisti sono aumentate al punto che persino nel caso di componenti dotati di un evidente vantaggio competitivo (ad esempio in termini di potenza o velocità) si attendono schede di sviluppo con un livello di accessibilità plug and play. I produttori hanno ulteriormente migliorato la loro proposta di valore offrendo design di riferimento costituiti da un microcontroller e altri circuiti integrati (solitamente sensori). Inizialmente questi design erano destinati a fungere da guida per la modalità di interconnessione di dispositivi che dovevano emulare la funzionalità elettrica di un prodotto finale, con scarsa attenzione ad aspetti quali formato, dimensioni o semplicità di produzione. Tuttavia, alcuni produttori hanno sviluppato ulteriormente questi design di riferimento per creare prototipi di prodotto completi e persino prodotti perfettamente realizzabili. I design di riferimento della piattaforma sensori per la salute (HSP, Health Sensor Platform) di Maxim Integrated (ora parte di Analog Devices ) possono essere utilizzati come esempio per illustrare questa evoluzione. La versione iniziale di questi design di riferimento era una piccola scheda di sviluppo con vari sensori (temperatura, pressione, accelerometro, biopotenziale e così via) idonea per l’uso in applicazioni per la salute e il fitness e che poteva essere configurata tramite un microcontroller. I discendenti di questa versione iniziale, HSP2.0 e HSP3.0, avevano un formato che consentiva di indossarli al polso e un aspetto molto simile a quello di altri dispositivi indossabili presenti sul mercato (Fig. 3). In questo modo gli sviluppatori hanno potuto valutare la funzionalità dei loro sensori in scenari del mondo reale. Inoltre, è importante notare che questi design hanno fornito agli sviluppatori software il libero accesso alle letture dei sensori (informazioni non facilmente accessibili da altri indossabili per la salute e il fitness). La finalità di questo approccio era consentire lo sviluppo di algoritmi di apprendimento automatico e intelligenza artificiale che avrebbero aggiunto valore all’applicazione. Dimostrando come il suo hardware facilitasse l’accesso ai dati, Maxim sperava che gli sviluppatori di prodotti scegliessero alcuni (o tutti) degli IC della soluzione di sensori per l’uso nei prodotti finali. Maxim ha esteso questo approccio fino a sviluppare il MAX HEALTH BAND (da polso) e il MAX ECGMONITOR (fascia toracica), entrambi progettati e realizzabili come dispositivi indossabili finali per la salute e il fitness. Non erano però concepiti per la vendita diretta ai consumatori, ma per aziende che si sarebbero accordate con Maxim per una produzione a loro marchio in cambio del pagamento di royalty. Offrire un prodotto perfettamente funzionante con questa modalità, in cui il lavoro di sviluppo è già stato interamente svolto, può potenzialmente attrarre una nuova e più ampia base di clienti business non tecnici. Thingy:91 di Nordic Semiconductor è un altro esempio di piattaforma di sviluppo in cui l’hardware è diventato quasi incidentale rispetto al fornire agli sviluppatori l’accesso ai dati di cui hanno bisogno per sviluppare il software e gli algoritmi che permettono di concretizzare il valore intrinseco dell’hardware (ma, così facendo, lo rendono la scelta ovvia per l’uso in nuovi progetti di prodotti che sfruttano tali algoritmi). Si tratta probabilmente dell’approccio che adotteranno sempre più produttori in futuro. Fig. 3 – HSP3.0 di Maxim Integrated
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