EO_499

ELETTRONICA OGGI 499 - GENNAIO/FEBBRAIO 2022 62 COMM WIRELESS COMMUNICATION I ridotti consumi di RSL10 permettono di realizzazione applicazioni IoT che utilizzano tecniche di “energy harvesting” (accumulo e riutilizzo dell’energia), dove la potenza richiesta da un sistema viene recuperata dall’ambiente circostante. Un commutatore, a esempio, utilizza RSL10 per inviare un segnale quando viene premuto e l’energia richiesta è fornita da un elemento piezoelettrico (Fig. 3).Grazieall’assenzadifili edi batterie, questa soluzione può essere utilizzata a esempio negli interruttori della luce (in applicazioni di automazione degli edifici), nei pulsanti anti-panico (in un ambiente di fabbrica) o anche in un sensore per le cinture di sicurezza (all’interno di un veicolo). Il protocollo Green Power di Connectivity Standards Alliance (già Zigbee Alliance) Così come Bluetooth LE è la nuova versione a basso consumo di Bluetooth, il protocollo Green Power è la versione a basso consumo di Zigbee 3.0. Sebbene anche i dispositivi Zigbee 3.0 siano caratterizzati da bassi consumi e progettati per operare svariati anni con una singola batteria, spesso non possono funzionare sfruttando l’energia accumulata a causa degli elevati consumi. Green Power, che altro non è che una versione semplificata di ZigBee 3.0, è invece in grado di soddisfare questa esigenza. Green Power prevede una struttura dei pacchetti più ridotta con un sovraccarico (overhead) minimo del protocollo. In questo modo è possibile minimizzare il tempo di trasmissione, il che si traduce in un notevole risparmio di energia. Grazie al ridotto overhead del protocollo, è possibile il funzionamento in assenza di batteria. Le applicazioni di questa tecnologia sono simili a quelle di Bluetooth LE: pulsanti di emergenza, commutatori, sensori e così via. Nel caso delle applicazioni IoT, l’assenza della batteria e della necessità di manutenzione rappresenta sicuramente una panacea. Poiché ilprotocolloèsemplificato, ènecessaria lapresenza di un dispositivo proxy (ovvero di un intermediario) per la comunicazione tra un nodo Green Power e un nodo ZigBee 3.0. Tutti i dispositivi router di ZigBee 3.0 (ZR) sono tenuti a certificare la funzione proxy. I nodi Green Power hanno uno stack diverso (semplificato) e una certificazione separata. Il principale ostacolo all’adozione su larga scala di questi progetti basati sulle tecniche di “energy harvesting” è rappresentato dai costi associati all’harvester stesso (ovvero il dispositivo che raccoglie l’energia). Come accade per ogni nuova tecnologia, i costi saranno inevitabilmente destinati a diminuire e soluzioni di questo tipo si diffonderanno in misura sempre maggiore nel mercato. I costi, il risparmio energetico e la flessibilità di installazione che queste soluzioni sono in grado di offrire sono sicuramente difficili da ignorare e rappresentano una valida motivazione dal punto di vista economico. Nel 2020, onsemi ha rilasciato un Zigbee Green Power Kit che supporta Strata. Il kit in questione è basato sul SoC NCS36510 e risulta composto da un dispositivo USB che funge da coordinatore (ZC - Zigbee Coordinator), che si interfaccia conStrata, edaduenodi per l’enegyharvesting che agiscono come C.S.A. Green Power Devices. Il modulo RSL10 SIP di onsemi Il commutatore Bluetooth LE che utilizza tecniche di energy harvesting di onsemi

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