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Secondo i più recenti dati diffusi da IC Insights, nel 2022 il mercato mondiale dei chip dovrebbe raggiungere quota 680,6 miliardi di dollari, un aumento dell’11% rispetto all’anno appena trascorso che ha visto un’impennata record del 25%. La crescita dunque rallenta, anche se l’incremento previsto per l’anno in corso resta al di sopra dellamedia per tutte le principali categorie di prodotto. Per quanto concerne i circuiti integrati, la crescita stimata è dell’11% (a quota 565,1 miliardi di dollari),mentre il restodelmercatodei semiconduttori, formatodadispositivi elettronici, sensori/azionamenti e componenti discreti (OSD) dovrebbe generare un fatturato di 115,5 miliardi di dollari, con un aumento percentuale analogo a quello dei circuiti integrati. Anche in termini di unità spedite gli aumenti sono stati decisamente importanti, con un +22% per i circuiti integrati e un +20% per il segmento OSD. Si tratta di numeri di tutto rispetto, considerando che il tasso medio di incremento annuale delle spedizioni di queste due categorie di dispositivi, negli ultimi 10 anni è stato pari rispettivamente al 7,4 e al 4.7%. Per il 2022 IC Insight stima che saranno consegnati oltre 1.300 miliardi di dispositivi a semiconduttore – circa 432 miliardi di circuiti integrati e 889,3 miliardi di componenti OSD – con un incremento del 10% per entrambe le categorie rispetto all’anno appena trascorso. Nonostante questi numeri, non si profila all’orizzonte una soluzione a breve termine per ovviare alla carenza di chip, che ha comportato un rialzo dei prezzi e notevoli ritardi nelle consegne. Si tratta di un problema serio: basti pensare che nel trimestre appena trascorso Apple ha affermato di aver perso circa 6 miliardi di dollari di entrate a causa della penuria di chip. Secondo un report di Bloomberg ripreso da Taipei Times, gli executive di alcune delle più importanti aziende di semiconduttori non prevedono alcun miglioramento prima della seconda metà dell’anno, mentre alcuni di essi sono ancora più pessimisti. Secondo Tom Caulfield, CEO di GlobalFoundries, è molto probabile che nei prossimi due anni si continuerà a parlare del problema della carenza di chip. Unsettore fortementepenalizzatodaquesta situazione è sicuramentequelloautomotive e i fornitori di chip di questo comparto si sono mantenuti prudenti sulle tempistiche di evasione degli ordini. Il CEO di onsemi, Hassane El-Khoury, ad esempio, ha affermato che la domanda continuerà a superare l’offerta per il resto dell’anno, mentre il CFO di Analog Devices, Prashanth Mahendra-Rajah, si è dimostrato un po’ più ottimista, affermando che la società prevede di aumentare in modo significativo le sue forniture nel quarto trimestre fiscale (che inizia ad agosto). Su un punto tutti gli executive si sono trovati d’accordo: la domanda rispecchia le esigenze dei clienti e non vi sono segni di accaparramento che potrebbero causare un eccesso di scorte e il conseguente crollo della domanda. Filippo Fossati 2022: crescita a due cifre per il mercato dei chip Editoriale ELETTRONICA OGGI 499 - GENNAIO/FEBBRAIO 2022 11

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