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EDA/SW/T&M 57 - ELETTRONICA OGGI 496 - SETTEMBRE 2021 COMM TEST intensità di campo molto elevate all’interno di questo tipo di camera, che è una grande risorsa per testare l’immunità e la sensibilità di un dispositivo quando viene investito da campi elettromagnetici ad alta potenza”, afferma Rehammar. Alla fine degli anni 90, si è scoperto che le camere riverbe- ranti possono essere utilizzate anche per testare alcuni para- metri dell’antenna. Per esempio, la proprietà più importante di una piccola antenna è la sua efficienza, o il rapporto tra la potenza fornita all’’antenna rispetto a quella effettivamente ir- radiata (tipicamente misurata in dB). “Si è capito che è possi- bile misurare l’efficienza dell’antenna in camere riverberanti, e si è scoperto che per una piccola antenna è possibile farlo molto velocemente e con precisione”, spiega Rehammar. Nelle prime fasi di popolarità del sistema di test di riverbero, Per-Simon Kildal, professore di Antenna Systems alla Chal- mers University of Technology in Svezia, ha dato il via a un progetto di ricerca sulle camere riverberanti e sul loro pos- sibile utilizzo per analizzare le antenne. Dopo aver studiato queste camere, Kildal ha deciso di avviare una società basa- ta sulle sue scoperte: così è nata Bluetest. Per diversi anni, Bluetest è stata una piccola startup di ricerca, ma nel 2010 l’azienda è cresciuta in modo significativo. In questo periodo è stato introdotto il 4G, o la quarta generazione di sistemi mo- bili, insieme al MIMO. Di conseguenza, racconta Rehammar, “È sorto un gran numero di domande molto complicate, quali: ‘Come faremo a testare le prestazioni di questi sistemi?’”. Fortunatamente per Bluetest, si è scoperto che l’uso delle ca- mere riverberanti per i test 4G e MIMO è altamente efficiente perché è veloce, conveniente e preciso. “Oggi, essenzialmen- te tutti i venditori di telefoni cellulari nel mondo usano le at- trezzature Bluetest per testare le loro antenne e le prestazioni radio”, dichiara Rehammar. Misurare le prestazioni delle antenne I sistemi di riverbero di Bluetest eseguono test passivi e attivi per determinare se un dispositivo è ottimizzato o meno. I test passivi misurano prevalentemente l’efficienza dell’antenna, mentre i test attivi misurano la potenza totale irradiata e la sensibilità isotropa totale rispettivamente nel trasmettitore e nel ricevitore del dispositivo sotto test (Device Under Test, DUT). Durante i test attivi, il trasmettitore e il ricevitore nel DUT sono accesi. Le misurazioni attive aiutano a offrire una panoramica di come il DUT si comporta nel suo comples- so. Entrambi i test aiutano a garantire che un dispositivo, per esempio un telefono cellulare, soddisfi i regolamenti e le esi- genze del cliente. Tutti i sistemi e i prodotti Bluetest per i test di riverbero sono progettati e prodotti nella sede principale di Göteborg. L’RTS contiene un’ampia varietà di componenti, come pareti di ma- teriale riflettente, un’antenna di riferimento, da quattro a sedi- ci antenne di misurazione con diverse polarizzazioni, mesco- latori di modi (mode stirrers), interfacce RF e altro ancora. Quando il processo di produzione è completo, il sistema vie- ne imballato in una grande cassa di legno e inviato ai clienti ovunque nel mondo. “Una delle cose belle dei sistemi di test di riverbero è che, nonostante siano abbastanza grandi se paragonati a un computer o a uno strumento di misura, per un sistema di test over-the-air sono molto piccoli”, commenta Rehammar. Progettazione, fabbricazione, test, validazione Bluetest sta progettando una nuova tecnologia da utilizzare nei suoi sistemi di test di riverbero per applicazioni a onde millimetriche (mmWave), compresa la banda 5G mmWave, dove la frequenza centrale è un ordine di grandezza superio- Il primo prototipo di antenna Vivaldi di Bluetest, simulato in COMSOL Multiphysics. Il grafico dei parametri S (a destra) mostra le caratteristiche di adattamento d’impedenza fino a 3 GHz

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