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59 - ELETTRONICA OGGI 494 - MAGGIO 2021 COMPONENTS HAPTICS distrazioni: essa può rendere più semplice e intuitivo l’uso del dispositivo in modo che l’utente possa azio- narlo senza guardarlo direttamente, oltre a conferire una caratteristica peculiare e distintiva al marchio che produce il dispositivo stesso. Questa è la tecnologia aptica superficiale definita via software. Le limitazioni degli odierni effetti tattili I produttori di dispositivi di consumo sono già consa- pevoli dello scarso coinvolgimento degli utenti con i touchscreen odierni per quanto concerne la parte tat- tile. Negli smartphone di fascia alta più recenti si sta assistendo a una sempre maggiore implementazione della tradizionale tecnologia aptica vibrotattile. Il problema deriva dal fatto che questa tecnologia è intrinsecamente vincolata dalla esiguità della gamma di effetti che può produrre, dalle ridotte possibilità di controllo e di localizzazione di tali effetti e dalle piccole dimensioni degli schermi sui quali tali effetti possono essere realizzati. Il fenomeno stesso della vibrazione non rispecchia la risposta tattile naturale delle perso- ne verso il mondo esterno. Fin dalla nascita, gli esseri umani apprendono a conoscere il mondo che li circon- da attraverso il tatto non tanto perchè gli oggetti attor- no a loro vibrano, ma perché hanno una consistenza, un peso, una resistenza alla pressione e tante altre pro- prietà fisiche. A tal proposito è utile ricordare che le tecnologie alla base delle vibrazioni pilotate tramite motore è stata sviluppata solo nel 1928. Ancora oggi quella aptica vi- brotattile è una tecnologia elettromeccanica. La gamma di effetti che è in grado di produrre è limitata alla sola vibrazione: anche se è possibile modificare frequenza, intervallo temporale e ampiezza delle vibrazioni, la sola sensazione che è in grado di produrre è una vibrazione globale. A causa della tendenza delle vibrazioni a diffondersi fa- cilmente, i tentativi di localizzare la vibrazione solo in una parte di un touchscreen non hanno avuto successo. Poi- ché gamma e localizzazione delle risposte tattili disponi- bili attraverso la tecnologia vibrotattile sono così limitate, essa viene principalmente utilizzata come meccanismo di solo riscontro (feedback) per confermare l’avvenu- to tocco sullo schermo. Anche un riscontro di questo tipo è comunque ridondante, poiché l’atto di utilizzare il touchscreen è per sua natura un evento di natura tatti- le. Modalità più ampie di coinvolgimento tattile, come a esempio navigazione o ricerca tattile, vanno al di là delle possibilità offerte dalla tecnologia aptica vibrotattile. Oltre a ciò, l’implementazione di tale tecnologia diventa molto più difficile all’aumentare delle dimensioni del- lo schermo: più ampio è il display, più grande sarà il motore necessario per generare vibrazioni di intensità sufficiente, con conseguente incremento di ingombro e peso della struttura richiesta per ospitare il motore all’interno dell’assemblaggio. Nonostante gli svantaggi intrinseci della tecnologia ap- tica vibrotattile, gli OEM sono costantemente impegna- ti a migliorare il suo funzionamento in dispositivi quali cellulari e controllori per videogame, fatto questo che dà un’indicazione della notevole importanza che riveste il tocco per aumentare il coinvolgimento dell’utente con i dispositivi elettronici e migliorare e arricchire la frui- zione da parte di quest’ultimo. Ora, tuttavia, la tecnologia aptica superficiale definita tramite software mette a disposizione una metodologia differente per garantire un coinvolgimento tattile. Essa offre una gamma praticamente illimitata di texture su- perficiali renderizzate in modo estremamente preciso, oltre a essere facilmente integrabile con controlli uten- te sensibili al tocco ed effetti grafici e audio. Poiché si tratta di una tecnologia a stato solido, può essere im- plementata in uno schermo di qualsiasi dimensione e forma, nonché su altre superfici come un involucro di vetro o plastica. Inoltre, non è soggetta ad alcun proble- ma di natura meccanica tipici della tecnologia aptica vibrotattile in quanto utilizza la forza e non la vibrazione per produrre la sensazione tattile. Fig. 1 – Il carphone AEG Telecar CD 452 degli anni 80 era un dispositivo da montare a bordo dei veicoli dall’estetica decisamente poco accattivante (Fonte: Christos Vittoratos sotto la licenza Creative Commons 4.0.)

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