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23 - ELETTRONICA OGGI 494 - MAGGIO 2021 TECH INSIGHT E-MOBILITY luppo delle infrastrutture. Essi mirano a rendere la rete delle sottostazioni di trasformazione più densa ed ef- ficiente e a incorporare le unità di ricarica fin dalle prime fasi di pianificazione della rete. Tali concetti si applicano anche ai garage di grandi dimensioni; i futu- ri progetti di illuminazione stradale prevedono stazioni di ricarica pubbliche integrate nei lampioni. Il litio: una risorsa chiave L’estrazione del litio, che è ad oggi essenziale per la produzione delle celle di batteria delle auto elettriche, comporta un impatto ambientale disastroso. Le riserve più grandi al mondo si trovano in Bolivia, Argentina e Cile, con risorse pari a circa nove milioni di tonnella- te ciascuna. In Europa, le maggiori riserve si trovano in Portogallo (100.000 tonnellate) e in Austria (50.000 tonnellate). Secondo Statista , circa il 37,4% dell’attua- le domanda di litio è riconducibile alle batterie. L’attività mineraria fa sì che l’acqua salina in cui si tro- va immerso il litio – un’acqua di falda altamente sa- lata – venga pompata in superficie, dove viene fatta evaporare in varie fasi successive. L’acqua non viene reimmessa, il che si traduce in un calo dei livelli del- le acque sotterranee, con ripercussioni negative sulla vita umana e naturale nelle regioni interessate. Anche se i dati disponibili variano, queste cifre for- niscono uno sguardo sulla portata del problema: a Salar de Atacama, in Cile, sono necessari ogni gior- no 21 milioni di litri di acqua per l’estrazione del litio. Anche la quantità di materiale estratto varia, con gli ultimi dati che indicano un’estrazione di 23 tonnellate di litio puro al giorno, che si traduce in un consumo di 900.000 litri di acqua per tonnellata di litio. Se la pro- duzione di batterie al litio comporta un consumo così massiccio di acqua, dovremmo gestire questa materia prima con cura. Il riciclo delle batterie Queste considerazioni rendono inol- tre il riciclo delle batterie quale mate- ria prima secondaria un tema impor- tante. Le batterie per auto utilizzano non solo il litio ma anche molte altre materie prime, tra cui manganese, co- balto, nichel e grafite, oltre all’elettro- lita liquido, e da 10 a 20 kg di litio (in una batteria per un veicolo di fascia media). Attualmente sono disponibili due me- todi di riciclo tra cui scegliere. Il pri- mo sfrutta le diverse temperature di fusione dei materiali e ne prevede la fusione. Il secondo consiste nel fran- tumare i singoli componenti per poi separarli chimicamente. Prima di ap- plicare uno dei due metodi, è neces- sario rimuovere con mezzi fisici gli elementi di con- nessione, l’elettronica di sicurezza, i materiali isolanti e le plastiche di imballaggio. Il vantaggio della frantu- mazione è che può essere effettuata localmente e la batteria, che è considerata un materiale pericoloso, non deve essere trasportata (o almeno non lontano). Tuttavia il riciclo vale la spesa solo quando si lavora- no volumi molto grandi di materiali. Anche la durata di una batteria ha un ruolo nel modo in cui vengono consumate le materie prime. Per le auto elettriche, una batteria è già considerata “scari- ca” quando raggiunge l’80% della sua capacità mas- sima. Ma non è giusto mettere fuori uso una batteria del genere così presto: essa può avere una seconda o una terza vita. Una volta che il pacco batterie è stato controllato e che le singole celle sono state riorganizzate, può ave- re inizio la sua seconda vita come batteria tampone da utilizzare per immagazzinare temporaneamen- te l’energia solare, eolica e idroelettrica, i picchi di produzione dei fornitori di energia o altra energia in eccesso. Esistono anche opportunità di utilizzo negli impianti mobili di accumulo dell’energia nei parcheg- gi e molto altro ancora. In questo modo la vecchia re- gola della capacità fino all’80% può essere ridefinita come capacità al 100% con le stesse caratteristiche di qualità. Le dimensioni e il peso sono in questo caso secondari. In conclusione, i mercati e gli impianti per il riciclo e per il ricondizionamento delle batterie non sono ancora sufficientemente sviluppati, ma è importante pensare già ad aspetti quali l’estrazione e l’utilizzo delle materie prime e il risanamento ambientale, e comprenderne le problematiche sottostanti. Ognuno può decidere da solo quale forma assumerà la pro- pria mobilità del futuro. Secondo i dati forniti da Statista, circa il 37,4% dell’attuale domanda di litio è riconducibile alle batterie
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