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33 - ELETTRONICA OGGI 493 - APRILE 2021 TECH INSIGHT IPMX STANDARD L’apertura e la realtà dell’interoperabilità Il settore Pro AV è diverso dall’industria radiotelevisi- va, in quanto spesso in questo contesto si tende a tolle- rare e ad utilizzare sistemi chiusi di un unico fornitore perché “funzioneranno”. Tuttavia, come per l’industria radiotelevisiva, gli integratori di sistema e i produttori di apparecchiature non amano essere vincolati a un unico fornitore, anche se lavora bene. Essere in grado di selezionare i prodotti più adatti per un caso d’uso specifico su una parte della rete, e integrarli perfetta- mente con i prodotti di un altro produttore su un’altra parte della rete è davvero ciò che significa avere una rete IP aperta. Lo stesso vale per la selezione del pro- tocollo AV-over-IP. Prendiamo ad esempio SDVoE, che si propone come protocollo interoperabile ma richiede l’utilizzo di un dispositivo ASIC Semtech specifico per ogni interfaccia IP. Si può davvero affermare di essere interoperabili se si possiedono entrambe le estremità del collegamento e si comunica con se stessi? L’utiliz- zo di un dispositivo specifico del fornitore dà inoltre origine a dei rischi: cosa succede se quel fornitore decide di aumentare i prezzi (che è possibi- le, dato che non esiste un fornitore concor- rente per quell’imple- mentazione) o peggio, cessa di fornire quel dispositivo sul mer- cato perché il ritorno sull’investimento di- minuisce? Per far pro- sperare una comunità sana è necessario uno standard aperto, accessibile a tutto ciò che può essere realizza- to da chiunque, su qualsiasi dispositivo adatto. Scalabilità e adattabilità Le implementazioni ASIC soffrono dell’incapacità di adattamento, Un fattore chiave in un ambiente caotico come quello delle reti AV-over-IP. Se un ASIC supporta una velocità fissa come 10 Gb Ethernet, non è possibi- le scalare o adattarsi a diversi casi d’uso. Avete biso- gno del collegamento più veloce che sia anche econo- micamente conveniente. Quest’ultimo potrebbe essere una rete 10G se state re- alizzando una nuova installazione, tuttavia la maggior parte del mercato è ancora in tecnologia 1G, e preferi- rebbe una soluzione in grado di offrire una compres- sione ad alta qualità e bassa latenza per utilizzare la rete installata, piuttosto che sostituirla completamente. Se avete intenzione di rifare tutto da zero, perché limi- tarvi a 10G, perché non passare a 25G, 50G o addirit- tura a 100G e rendere la rete a prova di futuro? Tenete presente che con più collegamenti 10G per gestire più flussi 4K, è probabile che abbiate comunque bisogno di una rete dorsale ad alta velocità. Gli schermi e le TV 8K sono già sul mercato, quindi se in ultima analisi si desidera passare a 8K e si limita la banda a una ve- locità specifica, potrebbero occorrere più dispositivi, uno schema di compressione diverso o un altro nuovo “standard”. IPMX: l’unico standard AV-over-IP aperto e scalabile IPMX si basa sullo standard collaudato SMPTE ST 2110, ampiamente adottato in campo radiotelevisivo, ma soddisfa alcuni requisiti aggiuntivi del settore AV Pro, che includono la protezione dalla copia HDCP, il rilevamento e la registrazione della rete, la gestione degli I/O e la mappatura dei canali audio avanzata ri- chiesta per i sistemi specializzati, che comprendono il suono surround multicanale. La tecnologia IPMX è scalabile e supporta qualsiasi velocità con flussi com- pressi o meno ed è indipendente dal formato video e dal bitrate. Forse la caratteristica più importante degli standard e delle specifiche alla base della tecnologia IPMX è che chiunque può scaricare il set completo di stan- dard (potrebbero essere applicati costi per documenti e licenze codec) e quindi creare tutto ciò che deside- ra. Questo è ciò che significa avere uno standard ve- ramente aperto. Ogni produttore che realizza prodotti conformi allo standard è sullo stesso piano. Tutti nella comunità si sforzano di garantire l’interoperabilità di tutte le apparecchiature e di mettere a disposizione se- rie di prove e apparecchi di test di più fornitori per ve- rificarne il funzionamento. IPMX è implementabile su qualsiasi dispositivo idoneo a vostra scelta, quindi non siete vincolati ad alcun fornitore. Un SoC programma- bile Xilinx è sicuramente adeguato, comunque è mol- to probabile che nel vostro prodotto sia in ogni caso presente un FPGA o un SoC, con le soluzioni IPMX di Macnica Technology disponibili per aiutarvi, anche se il vantaggio più grande per l’industria è dato dalla standardizzazione aperta. Lo standard ST 2110 è ampiamente collaudato e adot- tato, e poich é SMPTE , AMWA , VSF e AIMS Alliance aggiungono ulteriori funzionalità specifiche per l’au- dio-video alla tecnologia IPMX, è possibile sfruttare le piattaforme software e i dispositivi SoC programmabili che probabilmente saranno già presenti nel vostro si- stema per effettuare gli aggiornamenti. Rimane anco- ra lo standard d’elezione se si desidera minimizzare il rischio e ottenere un ambiente AV-over-IP a prova di futuro. È vero che un’unica soluzione è spesso irrea- listica e ci saranno casi d’uso in cui i protocolli NDI, Dante AV, SDVoE e così via, saranno perfetti per l’ap- plicazione, ma una volta che la tecnologia IPMX sarà pienamente adottata, appare inevitabile che il mercato graviterà verso di essa. In ogni caso non bisogna di- menticare che è sempre il mercato che decide! Modulo e kit di sviluppo IPMX di Macnica

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