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31 - ELETTRONICA OGGI 492 - MARZO 2021 ANALOG/MIXED SIGNAL EDGE AI mentare l’uptime (ovvero il tempo di corretta attività). Per ottenere tutto ciò è necessario adottare un nuovo approccio o una nuova mentalità (Fig. 1). Comunque la si voglia identificare, “smart factory” (fabbrica “intelligente”), “Industry 4.0” o produzione che utilizza i “gemelli digitali” (digital twin), il risultato finale è lo stesso come la tecnologia che sta alla base di questa evoluzione. La tecnologia in questione dovrà essere scalabile, configurabile e dotata di funzioni di diagnostica avanzata per consentire agli algoritmi ba- sati sull’intelligenza artificiale (AI - Artificial Intelligen- ce) di prendere le migliori decisioni possibili. In questo articolo saranno esaminate le esi- genze fondamentali e le caratteristiche chiave di un tale sistema. Sensori sempre più ”intelligenti” Nella vita quotidiana i sensori sono onnipresenti. In un ambiente produttivo, tutti i prodotti che vengono re- alizzati richiedono la presenza di una serie di sensori che operano in sinergia per aiutare una macchina a rilevare un oggetto, determinare la distanza da un og- getto, configurare colori e composizione di un oggetto e monitorare temperatura e pressione di un oggetto o un liquido. Il commissioning (ovvero la messa in esercizio) di nuovi sensori per sostituire sensori danneggiati o l’a- dattamento di una parte di un’apparecchiatura per consentire la produzione di un oggetto differente è un’operazione che richiede molto lavoro e può avere un impatto significativo sulla produttività, anche in considerazione del gran numero di sensori presenti in un ambiente produttivo. L’elemento centrale che permette di potenziare l’intel- ligenza ai margini è una tecnologia decisamente inte- ressante denominata IO-Link, grazie alla quale è possi- bile implementare una produzione flessibile finalizzata a migliorare l’efficienza operativa e il throughput di una fabbrica. IO-Link trasforma un sensore binario (che cioè può assumere solo due stati) o analogico tra- dizionale in un sensore “intelligente” capace non solo di acquisire dati, ma anche di consentire a un utente di modificare da remoto le sue impostazioni in base sia ai riscontri (feedback) in tempo reale ottenuti circa le condizioni e lo stato di altri sensori presenti sulla linea, sia alle operazioni di produzione che è chiamato a svolgere (Figg. 2 e 3). L’adozione dei sensori IO-Link è in costante aumento grazie al fatto che le aziende stanno apprezzando in misura sempre maggiore i vantaggi derivati dalla di- sponibilità di un’interfaccia a 3 fili comune che con- sente di scambiare in modo estremamente semplice sensori di pressione, prossimità e temperatura. Tra gli ulteriori vantaggi legati all’utilizzo della tecnologia IO- Fig. 2 – La tecnologia IO-Link supporta l’intercambiabilità tra i sensori, consentendo in tal modo la riconfigurazione istantanea (“on-the-fly”) delle apparecchiature di produzione Fig. 3 – La tecnologia IO-Link conferisce doti di intelligenza ai tradizionali sensori binari
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