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XXIV Lighting LIGHTING 24 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 colture in modo più efficiente in termini di costi. Ciò di cui hanno bisogno è un concetto progettuale radical- mente nuovo che elimini gli svantaggi della topologia di alimentazione distribuita con molto hardware. Grazie ai colloqui con TTI , stanno scoprendo i vantaggi derivanti dall’eliminazione dei driver adottando una topologia in cui l’alimentazione viene fornita direttamente a tutti gli apparecchi da un’unica fonte centralizzata. L’elemento innovativo in questa soluzione è rappresen- tato dai sistemi di alimentazione intelligenti Artesyn Embedded Power iHP, disponibili attraverso la rete di distribuzione TTI e supportati da tecnici applicativi sul campo di grande esperienza. Facendo leva su questi si- stemi, il settore dell’orticoltura globale sar à ora in gra- do di realizzare economie di scala che prima non erano semplicemente possibili. I rack iHP (Fig. 2) possono essere costruiti in pratici in- crementi di 3 kW, con un solo rack da 24 kW in grado di sostituire 40 unit à driver per apparecchi di illuminazio- ne da 600 W. È poi possibile incorporare più rack iHP in un armadio, con una soluzione che permette di incre- mentare facilmente la capacit à , arrivando fino alla fascia dei megawatt per alcune configurazioni. Disponendo di una potente fonte di alimentazione cen- tralizzata per fornire la corrente necessaria agli apparec- chi di illuminazione, è possibile ottenere una serie di im- portanti vantaggi operativi. Poiché è al di fuori dell’area di crescita delle piante ad ambiente controllato, la fonte di energia che alimenta gli apparecchi non ha alcun im- patto sulle condizioni ambientali. Si evita così la necessi- t à di una gestione termica e di altri meccanismi correlati che andrebbero ad aggiungersi ai costi complessivi per i materiali. Ci saranno molti meno punti di guasto po- tenziali – il che si traduce in una maggiore affidabilit à e in una significativa riduzione dei costi di manutenzione ordinaria. La rimozione dei singoli driver e l’uso di un cablaggio più leggero consente di realizzare infrastruttu- re meno massicce (Fig. 3). Dato che i LED funzionano con minore dispersione di calore e per molto più tempo, nel settore orticolo sta cre- scendo rapidamente l’interesse nei loro confronti. Tutta- via, il modo in cui sono attualmente progettati i sistemi di illuminazione a stato solido è tutt’altro che ideale. Ri- chiede troppo hardware, e questo ha serie implicazioni in termini di CAPEX, OPEX e affidabilit à del sistema. In alcuni casi, questo fatto impedisce che i progetti che potrebbero contribuire ad alleviare la crisi alimentare globale vadano effettivamente avanti – in quanto l’inve- stimento richiesto semplicemente non permette di rag- giungere il momento in cui diventano redditizi. In un mercato così competitivo, dove i margini sono li- mitati, qualsiasi possibilit à di diminuire le spese associate può essere di grande aiuto. La topologia di alimentazio- ne centralizzata dell’illuminazione qui proposta consen- te di ridurre notevolmente il costo totale di propriet à rispetto alla soluzione distribuita convenzionale. Ciò si- gnifica che ora si possono intraprendere quei progetti per grandi impianti orticoli, che altrimenti non sareb- bero stati economicamente redditizi. Grazie alla combi- nazione della tecnologia innovativa di Artesyn e all’ine- guagliata conoscenza delle applicazioni a disposizione del team TTI, gli integrato- ri di sistemi possono ottene- re tutto il supporto necessa- rio per l’implementazione di sistemi di illuminazione centralizzati per l’orticol- tura. Con l’avvio della co- struzione di serre e fattorie verticali con una maggiore estensione, l’attrattiva di questa soluzione architetto- nica continuer à ad aumen- tare Fig. 2 – Esempio di un rack Artesyn iHP Fig. 3 – Topologia con alimentazione centralizzata mediante iHP

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