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XXII Lighting LIGHTING 24 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 La popolazione della Terra è cresciuta a dismisura negli ultimi decenni, passando dai 4 miliardi di abitanti della met à degli anni 70 a quasi il doppio di oggi (secondo le statistiche redatte dalle Nazioni Unite). Nel contempo, i terreni disponibili per la produzione alimentare sono sotto assedio, a causa del riscaldamento globale e del- la crescente urbanizzazione (nonché della competizio- ne per lo spazio con le colture di biocombustibili). Nel suo ultimo rapporto sull’argomento, pubblicato l’estate scorsa, l’ Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato che nel mondo ci sono 820 milioni di persone che non hanno un’alimentazione adeguata (Africa, Asia e America Latina sono le regioni più colpite dal proble- ma). Questo dato è aumentato per 3 anni consecutivi e si prevede che continuer à su questa traiettoria negli anni a venire. Con la carenza di cibo che rischia di acuirsi, c’è una reale necessit à di sfruttare la tecnologia, affinché la produzione sia meglio in grado di stare al passo con le aspettative sempre crescenti. L’uso dell’illuminazione ar- tificiale in orticoltura potrebbe essere fondamentale per aiutare la societ à ad affrontare l’emergenza alimentare che si prospetta. Secondo le proiezioni elaborate in base a un’analisi condotta da P&S Intelligence , entro il 2030 il mercato mondiale dell’illuminazione per l’orticoltura avr à un valore complessivo annuo superiore ai 20 miliardi di dollari. Si tratta di un aumento di 8 volte rispetto a oggi. L’illuminazione artificiale può integrare la luce naturale nelle serre, oppure può sostituirla completamente nelle co- siddette “fattorie verticali”. Di conseguenza, la produzione alimentare può essere collocata vicino alle citt à stesse, ridu- cendo la distanza rispetto alla domanda ed evitando così che debba percorrere lunghi tratti. Grandi quantit à di col- ture possono essere coltivate in impianti che coprono solo una superficie relativamente piccola. È inoltre possibile ac- celerare i cicli di crescita e aumentare le rese. Un’emissione di luce costante può essere fornita attraverso apparecchi d’illuminazione (funzionanti ininterrottamente 24 ore al giorno), che non sono soggetti a variazioni stagionali (du- rante tutto l’anno) o diurne (nel corso della giornata). Ciò significa che ogni anno possono esserci più raccolti, anziché uno solo, con conseguenti maggiori ricavi per gli operatori. Le colture non sono più esposte ad eventi at- mosferici estremi che potrebbero causarne la morte, ma sono mantenute in un ambiente protetto e ben regolato (dove è molto più semplice ottimizzare parametri come la temperatura e l’umidit à ). Illuminazione allo stato solido All’inizio queste attivit à si basavano su lampade allo xeno, a ioduri metallici e al sodio ad alta pressione (HPS), ma i progressi dell’optoelettronica hanno porta- to alla sostituzione di queste lampade con apparecchi di illuminazione a LED. Il passaggio alla tecnologia a stato Alimentazione dei sistemi di illuminazione per l’orticoltura di nuova generazione La topologia di alimentazione centralizzata dell’illuminazione descritta in questo articolo consente di ridurre notevolmente il costo totale di proprietà rispetto alla soluzione distribuita convenzionale, permettendo l’implementazione di progetti per grandi impianti orticoli Patrick Hooijen Product Development Manager TTI Una moderna serra su scala industriale

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