EO_490

EDA/SW/T&M 53 - ELETTRONICA OGGI 490 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 PSUs finale e non richiedono alcuna regolazione da parte dell’utente una volta installati sul campo. Le connes- sioni di ingresso/uscita sono minime: ingresso c.a., uscita c.c. e, a volte, terminali per il rilevamento remoto. Al contrario, nel corso dello sviluppo di un progetto è necessario ricorrere a un alimentatore con un’interfac- cia flessibile e facile da usare, implementata attraver- so una combinazione di interruttori, manopole, tasti, contatori, indicatori e persino un display alfanumeri- co. Questi alimentatori completamente regolabili sono progettati per agevolare la messa a punto dei parame- tri, tra cui la tensione di uscita, la corrente massima e le limitazioni di tensione/corrente. Essi sono in grado di soddisfare le esigenze dei progettisti durante le fasi di progettazione, valutazione dei prototipi e debug e sono generalmente denominati “da banco” o “da labo- ratorio”. Essi possono anche essere montati su rack in una disposizione fissa e semi-permanente per ragioni di comodità come parte di un’apparecchiatura di test automatico (ATE) o di un’altra installazione destinata ad essere utilizzata per lungo periodo (Fig. 2). Le odierne PSU devono soddisfare esigenze più sofi- sticate rispetto a quelle di pochi decenni fa, anche se la loro funzione fondamentale rimane la stessa. Insie- me alle letture di base della tensione e della corrente e alla regolazione manuale del valore della tensione di uscita, un alimentatore deve abilitare altre funzioni che richiedono un intervento manuale e garantire l’acces- so da remoto. Gli alimentatori come quelli della serie PLS600 di XP Power, che comprende alimentatori c.c. programma- bili, consentono la regolazione dei parametri di fun- zionamento tramite comodi e ordinati controlli posti sul pannello anteriore e prevedono varie opzioni di connettività sulla parte posteriore, tra cui porte USB, Ethernet e interfacce analogiche (Fig. 3). Inoltre, l’ali- mentatore deve monitorare il proprio stato e quello del carico e segnalarla direttamente e da remoto, sia su richiesta sia in via eccezionale, per assicurare l’affida- bilità sia dell’unità stessa sia del sistema complessivo. Le funzioni presenti sul pannello frontale (da 1 a 7 in figura 3) sono descritte nei dettagli nel manuale d’uso, ma sono in ordine crescente: accensione/spegnimen- to, corrente impostata, tensione impostata, uscita on/ off, display e prese dei cavi di alimentazione. La famiglia PLS600 è composta da cinque unità con uscita c.c. a partire da PLS6003033 (30 V c.c.) fino a PLS6004002.5 (400 V) tutte con una potenza massima di 600 W. Tutti i vantaggi di una completa programmabilità A questo punto è utile chiarire esattamente cosa signi- fichi il termine “programmabile” riferito a una moderna PSU. In primo luogo, l’alimentatore deve avere una ten- sione di uscita impostabile dall’utente e non una ten- sione di uscita fissa; in molti casi, l’alimentatore può anche funzionare come sorgente di corrente imposta- bile dall’utente. Per comodità, i valori di questi parame- tri primari sono facilmente regolabili a seconda delle necessità direttamente dal pannello frontale. Insieme alla lettura digitale, le classiche manopole rotanti sono ancora il modo più comodo per impostare, regolare o “mettere a punto” rapidamente le impostazioni dei va- lori desiderati. Tra gli altri parametri impostabili dall’utente vi sono la protezione da sovratensione (OVP), da sovracorrente (OCP) e persino da sovrapotenza. (OPP). Quest’ultima è utile per applicazioni in cui il problema non è rappre- sentato dal limite di potenza di 600 W dell’alimentato- re PLS600, ma dalla quantità massima di potenza (che com’è noto è data dal prodotto tra tensione e corrente) che il carico può assorbire dall’alimentatore per evita- re l’insorgere di qualsiasi danno. Spesso, dopo aver effettuato varie regolazioni di tensione, corrente, potenza o altri valori, spinti dal- la pressione di ridurre i tempi e dall’impegno profu- so nell’esecuzione di test e debug, gli utenti possono inavvertitamente trascurare di registrare i valori effet- tivamente impostati per questi fattori. Per questo e altri Fig. 3– Il pannello frontale (in alto) delle unità serie PLS600 è funzionale e ordinato e supporta funzioni di accesso e monitoraggio da parte dell’utente; il pannello posteriore (in basso) ha il cavo c.a. e i connettori per le interfacce USB, Ethernet e analogiche (Fonte: XP Power) Fig. 2 – Gli alimentatori “da banco” sono usati, come dice il nome stesso, sul banco di lavoro del progettista, ma spesso sono anche montati in un rack insieme ad altre unità di prova per fornire la strumentazione richiesta all’interno di un unico rack (Fonte: UKARANet, United Kingdom Amateur Radio Astronomy Network)

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