EO_490

EDA/SW/T&M 50 - ELETTRONICA OGGI 490 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2020 JAMMING TEST A l fine di verificare correttamente i parametri delle tecniche di jamming e inganno impiegate, bisogna prima di tutto assicurare l’interopera- bilità con altri sottosistemi come gli avvisatori d’allar- me radar (Radar Warning Receivers, RWR) o sistemi di navigazione aerei tattici (TACAN). Inoltre, poiché una minaccia imminente è spesso il risultato di una combi- nazione di segnali provenienti da emettitori diversi (per esempio radar di allerta preco- ce; d’acquisizione bersaglio; tracciamento / illuminazione del bersaglio e di guida missi- listica), è necessario testare contemporane- amente diverse parti dello spettro elettroma- gnetico. L’arte di simulare radar e generare segnali Per verificare compiutamente il set di para- metri di una tecnica di contromisura elet- tronica (ECM), è indispensabile condurre un’analisi su molteplici domini contempora- neamente. Sia il singolo radar-minaccia sia lo scenario completo possono essere simulati con l’impiego di generatori di segnali vetto- riali R & S SMW200A. Un esempio di tecnica ECM può essere la generazione di segnali con sofisticato Range Gate Pull Off (RGPO) coerente e l’accurata misurazione di distanze ad effetto Doppler, per emulare uno o più bersagli in movimento con l’obiettivo di confondere e bloccare l’acquisizione da parte del radar-minaccia (Fig. 1). L’impulso radar originale è usato come riferi- mento per l’ECM. Per misurare la posizione dell’impul- so di copertura, il gancio e il comportamento dinamico dell’impulso RGPO, è necessaria un’analisi precisa nel dominio del tempo. Parallelamente, nel dominio della Testare jammer di prossima generazione Il design dei jammer avanzati ha un ruolo centrale negli sforzi volti a fornire una protezione efficace per le moderne piattaforme militari, poiché queste sono destinate ad affrontare una moltitudine di minacce radar articolate su una vasta gamma di frequenze. I jammer hanno quindi bisogno di una grande agilità che coinvolge tutti i parametri operativi frequenza, è necessario valutare se il movimento del falso bersaglio eredita anche il comportamento Dop- pler corrispondente. La maggior parte dei moderni sistemi radar utilizza filtraggio e compressione degli impulsi abbinati, quindi i falsi bersagli ritrasmessi de- vono mantenere la coerenza con il segnale originale. In caso contrario, perderanno nel guadagno di elabo- razione rispetto al segnale originale e saranno ineffi- caci. Per i radar agili in frequenza (capaci di passare da impulso a impulso o da raffica a raffica), il DRFM deve poter seguire quell’agilità, quindi potrebbe esse- re necessaria un’analisi dei salti di radiofrequenza su una larghezza di banda relativamente ampia. Bisogna ricordare che i test di laboratorio verificano solo la correttezza delle impostazioni di una tecnica ECM, non il suo effetto su un sistema radar. Per questa verifica è necessario effettuare una valutazione impiegando un sensore-minaccia reale. Wolfgang Wendler - Product Management Spectrum & Signal Analyzers Humbert Leander - Technology Manager Radar Rohde & Schwarz Fig. 1 – La generazione di segnali mediante RGPO (Range Gate Pull Off) coerente e l’accurata misurazione di distanze ad effetto Doppler, per emulare uno o più bersagli, è un esempio di tecnica ECM

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