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MEDICAL 20 - SETTEMBRE 2020 HMI di distinguere, in base alle caratteristiche tipiche (decibel, energia, frequenza), di che tipo di suono si tratta – se, ad esempio, è un urlo di rabbia o un grido di gioia; uno sparo o un’esplosione – le capa- cità di comprensione del sistema possono crescere ulteriormente, e diventare ancora più raffinate. Società come Sound Intelligence , ad esempio, operano proprio nell’area delle tecnologie evolute di analisi audio, tramite sensori di suono intelligenti indirizzati al mercato pro- fessionale e utilizzati in diversi settori, tra cui, oltre alla sorveglianza, la pubblica sicurezza e l’assistenza sanitaria. Traslare queste tecnologie di analisi sofisticata di video e audio nel settore dell’assistenza sanitaria, significa arrivare a comprendere meglio il contesto, lo stato d’animo dei pazienti, le loro necessità: e il sistema computerizzato, coadiuvato anche da intelligenza artificiale e machine learning (ML), diventa in grado di prendere decisioni sempre migliori, e fornire un servizio più soddisfacente. Affective computing e dispositivi wearable Il crescente potenziale esprimibile dalle interfacce intelligenti sta fa- cendo in effetti sviluppare mercati come le tecnologie di riconoscimen- to del parlato e della voce, spiega Deloitte: ma non solo. Un comparto in forte espansione è il cosiddetto “affective computing”: secondo le stime di una ricerca recentemente pubblicata nel market research store Research and Markets , questo settore, valutato quasi 7 miliardi di dollari nel 2017, è previsto crescere con un Cagr pari al 42.63%, per raggiungere oltre 41 miliardi di dollari entro il 2022. L’affective computing è in sostanza inteso come una intelligenza ar- tificiale emotiva, ossia un’interazione tra uomo e computer, in cui quest’ultimo ha la capacità d’identificare, analizzare le emozioni di un utente, comprendere gli stati d’animo umani, e altri stimoli, e rispon- dere in accordo con essi. E ciò diventa possibile grazie a molti dispositivi ausiliari, come teleca- mere e sensori embedded, che forniscono i dati di input a vari algorit- mi, per identificare la condizione emotiva dell’utente, spiega la ricer- ca, concludendo che il mercato globale dell’affective computing sarà guidato da un uso crescente dei dispositivi indossabili, gli “wearable devices”, e da una connettività Internet potenziata. Le interfacce intelligenti consentono di colmare il gap fra macchine ed esseri umani (Fonte: Pixabay)

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