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XXII Medical MEDICAL 20 - SETTEMBRE 2020 condizioni normali o di promo guasto. Le correnti pos- sono fluire dalle connessioni del dispositivo medicale cui è collegato il paziente a massa, da un dispositivo medica- le attraverso il paziente a un secondo dispositivo e quindi a massa, oppure tra le connessioni di dispositivi medica- li. Una situazione potenzialmente pericolosa si verifica quando si utilizza un alimentatore in Classe I, ovvero rac- chiuso in un involucro metallico a massa, come riportato in figura 2, con condensatori per la soppressione delle interferenze posizionati tra neutro e fase e l’involucro posto a massa. Nel caso si verifichi un primo guasto su un filo di massa dell’alimentatore aperto, l’involucro si trova disconnesso (floating) con un collegamento alla rete AC attraverso i condensatori RFI. Se un paziente a massa tocca l’involucro, la corrente fluirà attraverso il suo corpo, limita- ta dal valore della capacità. Al fine di prevenire lesioni i con- densatori, con le loro tolleran- ze, non devono superare un valore che consenta lo scorrere di una corrente di dispersione maggiore di quella specifica- ta (in condizioni di massima tolleranza della tensione di rete). In condizioni normali, la corrente di dispersione che raggiunge il paziente prove- niente da questo alimentatore è limitata dalla capacità paras- sita e il suo valore è solitamen- te ridotto e quindi in grado di rispettare senza problemi il li- mite di 10 μA imposto per le più rigorose applicazioni CF. Se la linea di massa si interrompe, il limite è ora 500 μA per applicazioni B e BF e 50 μA per applicazioni CF, stabilendo in tal modo un limite superiore per il valore della capacità totale. Il valore di 500 μA (applicazioni B e BF) raddoppia a 1 mA per la “corrente di dispersione totale” provocata da più parti applicate (ovvero l’insieme di tutte le parti dell’apparecchio che nell’uso normale è indispensabile mettere in contatto fisico con il paziente perché l’apparecchio possa svolgere la propria funzione oppure che possono venire in contatto con il paziente o che devono essere necessariamente toccate dal pazien- te) che comprende ogni percorso di dispersione di ingresso/uscita del segnale. Quando l’alimentatore è cablato in modo permanente e gestito in modo tale da minimizzare la proba- bilità di guasto della connessione di massa, i limiti relativi alla corrente di perdita vengono innalzati e i con- densatori tra neutro e fase e mas- sa possono avere una capacità più elevata per assicurare migliori pre- stazioni nella soppressione delle in- terferenze RFI. Gli alimentatori in Classe II non prevedono un percor- so di dispersione verso massa ma de- vono rispettare i limiti previsti per la “corrente di tocco” (touch current) relativi alle parti metalliche accessi- bili dell’apparecchiatura. Fig. 2 – Potenziali percorsi della corrente di dispersione Fig. 3 – I moderni letti degli ospedali integrano dispositivi elettronici, motori e azionamenti

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