EO_488
59 - ELETTRONICA OGGI 488 - SETTEMBRE 2020 COMPONENTS SAFETY TEST dotti rispettino le normative delineate in questi standard, alcuni standard potrebbero non essere in vigore in tutte le aree geografiche ma è evidente che se un produttore opera su scala mondiale deve fornire prodotti che siano stati sottoposti a questi test. UL-94 – Focalizzato prevalentemente sulle apparecchia- ture che vengono vendute sul mercato nord-americano, lo standard per il collaudo di infiammabilità UL-94 è con- siderato uno dei più importanti e ha un’influenza sostan- ziale a livello internazionale. Esso propone un quadro di riferimento che permette di classificare le caratteristiche di infiammabilità e di ignizione (ovvero la fase di inizio della combustione) di qualsiasi materiale plastico inte- grato negli elettrodomestici. Sono previsti numerosi test di bruciatura (burn test) che consentono di determina- re il grado di infiammabilità di questi materiali polimeri- ci – con una classificazione (rating) assegnata a scopo di riferimento. Le classificazioni previste da UL-94 fanno riferimento alla velocità di combustione (burn rate) del materiale. Si va dalla classe HB (la meno resistente al fuo- co) fino ad arrivare alle classi V-0, V-1 e V-2 (che hanno le migliori proprietà ritardanti). A seconda del tipo di test che viene eseguito, la fiamma può essere applicata su provini posizionati orizzontalmente o verticalmente. Gra- zie alla classificazione UL-94 è possibile determinare la velocità di combustione generale del materiale costituen- te sottoposto a collaudo: in questo modo si potrà vedere se il materiale tenderà a estinguere la fiamma in un de- terminato periodo di tempo (materiale auto-estinguente) oppure a diffonderla. È comunque importante tener pre- sente il fatto che la resistenza alla fiamma varierà in base al design costruttivo del componente e al tipo di appli- cazione alla quale il prodotto è destinato. La natura stessa dei test previsti da UL-94 non consente però di tenere conto di que- sto aspetto, da qui la necessità di condurre altri tipi di test. GlowWire (Filo incandescente) – Questa serie di test standard è stata istituita da IEC (International Electrical Commission) circa due decenni fa. Essa viene utilizzata per accertare da un lato quali rischi po- trebbero comportare il surriscaldamento o il malfunzionamento di componenti elet- tronici e dall’altro la capacità dei materiali circostanti di resistere alla conseguente ignizione. Ampia- mente adottati dal mondo industriale, questi test si sono rapidamente imposti anche tra i produttori di elettrodo- mestici, e la conformità a questi collaudi è considerata quasi obbligatoria in diverse regioni del globo. I test Glow Wire prevedono numerose metodologie di test , descrit- te dettagliatamente nella normativa IEC 60695-2. Fonda- mentalmente esse definiscono le modalità secondo le quali un provino del materiale o un componente stampa- to con il materiale che è sottoposto al collaudo viene po- sto a stretto contatto con un elemento riscaldato ad alta temperatura (che può raggiungere i 960 °C) per un certo periodo di tempo. Successivamente si procede all’anali- si dei risultati. Il test Glow Wire fa ricorso a una fiamma indiretta (ovvero a un elemento riscaldato) al contrario della fiamma diretta che viene preferita nei test UL-94. I requisiti di questo standard applicati agli elettrodomesti- ci incustoditi sono più rigorosi rispetto a quelli inerenti agli elettrodomestici presidiati. I materiali di isolamento (come ad esempio le plastiche e le resine che si trovano negli alloggiamenti dei connettori e nei cablaggi) presen- ti in qualsiasi circuito che trasporta flussi di corrente di intensità superiore a 0,2 A devono essere in grado di re- sistere al fenomeno dell’ignizione per ottenere la certifi- cazione di conformità Glow Wire. NiChrome Test – Con l’obiettivo di simulare cosa acca- drebbe quando un collegamento elettrico si surriscalda, il test del filo Ni-Chrome viene effettuato sul componente ma a livello dell’elettrodomestico, quindi sull’applicazione finale. Nel corso di queste attività di test i produttori pos- sono essere costretti a bruciare anche un numero eleva- to di elettrodomestici. Ovviamente le temperature di test sono sensibilmente superiori rispetto a quelle previste per i collaudi UL-94 e Glow Wire, superando i 1.000 °C. Confronto tra diverse metodologie di test Sebbene condividano il medesimo obiettivo, ovvero as- sicurare la sicurezza degli elettrodomestici (e l’incolu- mità degli utilizzatori), è bene sottolineare il fatto che i test menzionati nell’articolo – UL-94, Glow Wire e Ni- Chrome – sono abbastanza distinti tra di loro. Nel caso di UL-94 i test vengono effettuati a livello di componen- te, mentre per Glow Wire i test coinvolgo- no i componenti e i materiali circostanti. Per quando attiene NiChrome, invece, i test sono eseguiti sui componenti presen- ti all’interno delle apparecchiature stesse. Ognuno di questi test si propone uno scopo leggermente diverso e ricorre a una fonte di calore differente (che in ogni caso viene applicata con mezzi diversi a seconda del tipo di prova). Vale anche la pena sottolineare che anche se i materiali hanno una classe UL-94 favorevole, non è detto che saranno in grado di soddisfa- re i pre-requisiti previsti dai collaudi NiChrome o Glow Wire. Al fine di incontrare le sempre crescenti aspet- tative dei produttori di elettrodomestici e proteggere gli utilizzatori finali dai rischi, Molex ha sviluppato una larga gamma di connettori che soddisfano i requisiti de- gli standard UL-94 V0 e Glow Wire, sia filo scheda che filo-filo. Inoltre i materiali utilizzati nei prodotti recente- mente introdotti hanno dimostrato ottime performance durante i test Ni-Chome condotti dai clienti Molex sui prodotti finiti. Connettore femmina (receptacle) Micro-Fit Plus con TPA
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