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TECH INSIGHT GESTURE CONTROL apparato hardware aggiuntivo, in alcuni casi molto complesso (videocamere, dispositivi di “image proces- sing”, antenne) che rendono il sistema complesso e molto costoso. DATA MODUL ha deciso di seguire un approccio molto più semplice per la gestione del “3D gesture” sfruttan- do le variazioni del campo elettrico. In questo modo è possibile implementare sullo stesso sistema le funzio- nalità touch 2D e 3D “gesture” attraverso l’utilizzo di un unico controller. Grazie alla partnership con MICROCHIP , DATA MODUL ha sviluppato il controller touch 2D e 3D utilizzando i chip maXTouch IC per la parte 2D e GestIC per la parte 3D gesture. Gli elettrodi, elementi necessari per il riconoscimento delle “gesture”, sono implementati all’interno del sen- sore capacitivo PCAP stesso e posizionati ai quattro lati del sensore. Questo approccio permette di ottimiz- zare gli spazi, ridurre i costi del sistema e di poter im- plementare le funzionalità 3D all’interno di sistemi già esistenti. La connessione tra il controller touch 2D/3D ed il sistema di gestione avviene attraverso il bus USB. Nonostante i molteplici vantaggi, il “3D gesture” può comportare delle criticità tecniche che sono però fa- cilmente risolvibili. Prima di tutto devono essere im- plementate e gestite delle modalità di ripristino in caso di malfunzionamenti. Come tutti i sistemi capaci- tivi, che basano il loro funzionamento sulla variazione del campo elettrico, anche il 3D gesture deve essere robusto dal punto di vista EMI. Inoltre, dal punto di vista software, al momento non esistono standard riconosciuti per la gestione del gesture 3D. Grazie alla diffusione di smartphone e tablet le opera- zioni touch 2D sono ormai en- trate a far parte della nostra vita quotidiana. La fa- cilità di utilizzo dei dispositivi touch ci consente di afferma- re che l’utilizzo e la ge- stione di un dispositivo attraverso un touch sia innato nei geni di grandi e piccini. Una domanda interessante è sicuramente la seguen- te: “In che modo l’utente sarà in grado di riconoscere la possibilità di controllare un dispositivo attraverso il gesture 3D?”. Se e quando il 3D gesture diventerà popolare quanto il 2D dipenderà non solo dalla curva di apprendimen- to degli utenti ma dalla possibilità di sviluppare inter- facce grafiche che rendano intuitivo l’utilizzo del “3D gesture” Oggi le “gesture” piu familiari agli utenti sono l’“air wheel”, lo “Swipe” o il “Flicker”. “Gesture” come il wake- up possono essere di fondamentale importanza in tutti quei sistemi in cui è necessario un risparmio energe- tico. Ad oggi il “3D gesture” prevede la possibilità di interagire con il sistema da una distanza massima di 10 cm davanti allo schermo e dipende inoltre dalla diagonale dello schermo. Un‘ interfaccia uomo-macchina “contactless” può offri- re sicuramente svariati vantaggi in applicazioni quali industriali, automotive ed in particolar modo in ambito medicale in quanto permette l’interazione uomo-mac- china lasciando l’intero ambiente sterile. Il focus sarà implementare all’interno dei monitor touch 2D anche la funzionalità 3D sviluppando GUI che rendano semplice e intuitivo l’utilizzo del sistema. Movimento del “3D Gesture” per il controllo del sistema

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