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COMPONENTS EMI SHIELDING ne per effetto dell’umidità come CHO-BOND 1075, la durata operativa equivale a circa un quarto d’ora sol- tanto. Pertanto, il caricamento della siringa potreb- be non essere un’opzione praticabile e si dovrebbe applicare la mescola direttamente dal tubo o dalla cartuccia in cui è fornito. Oltre alla pianificazione dell’erogazione, è necessario prevedere una disposi- zione per il materiale in eccesso da sistemare senza interferire con l’area di visualizzazione. La figura 2 mostra alcune possibili disposizioni. In tutti i casi l’idea è di facilitare il flusso della mescola dall’area della finestra piuttosto che verso di esso. Ora,purtroppo i coefficienti di dilatazionedellafinestra in fusione e dell’alluminio sono significativamente di- versi:quellodell’alluminioequivaleacirca24x10-6mm/ mm/°C, mentre quello della finestra di resina è di cir- ca quattro volte superiore. Ciò significa che una fi- nestra di 50 mm fusa a 23 °C e quindi raffreddata a -40 cambierà in lunghezza di circa 0,3 mm, mentre il metallo cambierà solo di ca. 0,077 mm o una differen- za di circa 0,23 mm. Questa discrepanza deve essere presa in considerazione soprattutto se si usano mate- riali epossidici rigidi o linee di giunzione molto sottili, poiché il legame stesso deve essere abbastanza fles- sibile da assorbire la variazione dello spazio vuoto. Un altro fattore da considerare è il potenziale gal- vanico delle superfici di accoppiamento. L’argento presenta un valore di circa 0 V e l’alluminio di circa -0,7 V. Ciò significa che, a meno che non sia protet- ta, la giunzione col tempo si corroderà, soprattutto in ambienti marini ostili. Per impedire che accada, sarà necessario posizionare un’ulteriore tenuta ambienta- le non conduttiva tra l’esterno e la guarnizione per schermatura elettromagnetica. Questa guarnizione, in genere un riempitivo siliconi- co, presenta problemi simili, ma se il raccordo o la linea di giunzione è abbastanza spessa, dovrebbe essere in grado di rilevare eventuali variazioni nelle dimensioni della giunzione dovute alla manipolazio- ne e alle variazioni di temperatura. Ove possibile, è preferibile erogare sia mescole con- duttive sia non conduttive utilizzando un robot con teste di erogazione volumetriche o pneumatiche. Molto spesso i materiali vengono forniti in cartucce o siringhe di dimensioni adeguate che rendono pos- sibile l’operazione (Fig. 3). Significa inoltre che le va- riazioni nella quantità e nella posizione del composto erogato sono controllate, dal momento che molti di questi composti, in particolare i composti RTV (vul- canizzazione a temperatura ambiente) possono ave- re una durata operativa di soli 15 minuti una volta erogati. Pertanto, per riassumere: • Scegliere la mescola giusta. • Preparare la superficie correttamente. • Se possibile, regolare il design per adattarlo all’uso della mescola. • Automatizzare il più possibile l’applicazione. Fig. 3 – Riempimento della tenuta di raccordo della disposizione

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