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TECH INSIGHT NEWS TECHNOLOGIES L’alternativa che sta appassionando i ricercatori dei laboratori statu- nitensi è la riscoperta dei metalli e delle loro buone caratteristiche elettrochimiche ancora troppo poco sfruttate nelle pile usa e getta. A solleticare i ricercatori sono state diverse pubblicazioni accademiche sulle nuove idee che consentono di preservare gli elettrodi metallici e impedire che il contatto con l’ossigeno, che è il principale reagente, causi la loro naturale rapida corrosione che impedisce di implemen- tare più cicli di scarica e ricarica. Per esempio, se si avvolge il metallo con un opportuno film oleoso l’ossidazione che produce gli elettroni può essere eseguita anche al contrario e ripristinare il metallo rica- ricando la pila. Lo stesso se si ingegnerizza una cavità entro cui far entrare l’aria per incanalarla in nanostrutture metalliche porose ca- paci di ospitare la reazione chimica energetica in modo bidirezionale. Con questi accorgimenti l’ossidazione del metallo può essere reiterata senza corrosione dell’elettrodo e perciò anche le pile metallo-aria pos- sono scaricarsi e ricaricarsi. La rivincita dello zinco Fra i metalli migliori per realizzare gli elettrodi c’è lo zinco che fu utilizzato persino da Volta insieme al rame nella sua pila del 1799. Nelle nuove pile zinco-aria la reazione principale è piuttosto semplice: le molecole di zinco catturano l’ossigeno e si trasformano in ossido di zinco rilasciando due elettroni per volta. Il problema è che dopo un po’ l’elettrodo di zinco si ossida completamente ed è perciò che finora si sono fatte solo pile usa e getta. Tuttavia, rispetto al litio lo zinco costa molto meno, non è tossico, né reattivo, né infiammabile e si può convenientemente recuperare e riutilizzare, con indubbi be- nefici di ecosostenibilità soprattutto pensando alle batterie automoti- ve che oggi causano direttamente o indirettamente tonnellate di CO2 nell’ambiente. Lo zinco consente di realizzare batterie ecologiche e riciclabili capaci di offrire ottimi valori di resa energetica, a patto che i costruttori riescano a implementare soluzioni ingegneristiche capaci di invertire la reazione per ripristinare l’elettrodo di zinco e impedirne la corrosione. Sulla corsa allo zinco i primi sono gli USA perché ab- bondano di miniere sul proprio territorio. La tecnologia EnZinc consente di fabbricare gli elettrodi di zinco nella forma di micro-spugne nanostrutturate ecosostenibili oltre che più efficienti e meno costose rispetto agli ioni di litio Le pile zinco-aria NantEnergy consentono migliaia di cicli di scarica/ricarica e sono più convenienti e più ecologiche rispetto agli ioni di litio e al piombo

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