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EDA/SW/T&M 60 - ELETTRONICA OGGI 484 - MARZO 2020 MODULAR INSTRUMENTS T EST DELLA TECNOLOGIA 5G: STIMOLA LA MODULARITÀ DEGLI APPARATI Uno degli ambiti di sviluppo in cui la strumentazione modulare di test e misura sta assumendo un peso cre- scente è l’attività di test nel settore delle applicazioni wireless, dove cresce la complessità. In particolare la tecnologia wireless 5G, pur promettendo d’incrementare in modo notevole l’ampiezza di banda, comporta diverse sfide: per rendere possibile la condivisione simultanea, tra più utenti, della medesima banda di fre- quenza viene adottata la tecnologia MU-MIMO (multi-user multiple input, multiple output). Inoltre, 5G si basa sull’utilizzo dello spettro di frequenze che appartengono al dominio delle ondemillimetriche (mmWave). Que- ste ultime, avendo un raggio d’azione molto più limitato rispetto alle attuali reti cellulari, per compensare l’attenuazione del segnale che aumenta con la distanza, richiedono l’installazione di molte più antenne, sia a livello di trasmissione, sia di ricezione. Ancora, a differenza dei test 4G, in cui nella maggior parte dei casi i componenti e dispositivi DUT (device under test) sono collaudati tramite metodologie via cavo, la validazione delle performance della tecnologia 5G richiede tecniche di test di tipo OTA (over-the-air). Questa particolarità, la citata complessità a livello di antenne, e l’incremento delle frequenze, rendono più complicato il lavoro dei team di collaudo dei dispositivi: la tecnologia 5G impone una precisione ancora mag- giore nelle operazioni di misura, e gli ingegneri, nonostante la complessità e la maggior durata dei test, de- vono comunque esser in grado di garantire la qualità del prodotto finale, evitando di produrre impatti troppo pesanti sul time-to-market, nonché sui costi delle attrezzature e delle attività operative. Per questo motivo, in prospettiva, è prevedibile che i vari team dedicati alle operazioni di test e misura tenderanno sempre più a valutare una strumentazione caratterizzata da elevata modularità, configurabilità e flessibilità, più facilmente e velocemente adattabile alle sempre nuove esigenze di misura e collaudo. Mercato triplicato entro il 2026 Il mercato globale della strumentazione modulare ha raggiunto 1,12 miliardi di dollari nel 2017 ed è previsto raggiungere i 3,08 miliardi di dollari entro il 2026, cre- scendo con un Cagr (tasso di crescita annuale compo- sto) pari all’11,9% nel periodo di studio che va dal 2017 al 2026. Tali dati provengono da un recente rapporto realizzato dalla società di ricerche di mercato e consu- lenza Stratistics Market Research Consulting (MRC), che motiva questo tasso di espansione con l’influenza esercitata sul comparto da alcuni fattori chiave. Tra questi, ad esempio, il crescente potenziamento del settore difesa e aerospazio nelle economie in via di svi- luppo; l’aumento della domanda per la realizzazione di infrastrutture basate su tecnologia LTE (long term evo- lution) proveniente dal settore delle telecomunicazioni, ma anche il miglioramento della spesa nell’area ricer- ca e sviluppo (R&D) che sta verificandosi nei paesi emergenti. Vi sono tuttavia anche fattori frenanti per lo sviluppo del comparto della strumentazione modulare, e sono rappresentati, ad esempio, dall’aumento della penetrazione dei servizi di noleggio e leasing di que- ste attrezzature. Gli strumenti modulari sono utilizzati per la configu- razione di sistemi di test e misura automatizzati, o ATE (automated test equipment), adottati per la progetta- zione, lo sviluppo, la verifica, la manutenzione e la ripa- razione di svariati prodotti e sistemi elettronici. Le attrezzature ATE, controllate da computer, consen- tono il collaudo dei dispositivi elettronici a livello di funzionalità e prestazioni, e sono composte da hard- ware, sensori e software in grado di raccogliere e ana- lizzare i risultati dei test con efficienza, anche nel caso di attività di collaudo di alti volumi di circuiti integrati, che possono essere ad esempio schede PCB (printed circuit board) da controllare durante il processo di fabbricazione. A livello di piattaforma tecnologica, indica il rapporto di Stratistics, lo standard PXI detiene una considere- vole quota di mercato nel periodo di studio preso in considerazione, e la ragione, spiega ancora lo studio, è che esso costituisce uno standard multi-vendor aper- to, governato dalla PXI Systems Alliance (PXISA), che garantisce l’interoperabilità di moduli e chassis prove- nienti da vendor differenti. In aggiunta, essendo basa- ta su PCI (peripheral component interconnect), PXI è una piattaforma di strumentazione PC-based modula- re in grado di conservare integralmente tutti i benefici di riduzione di costi, miglioramento delle prestazioni e modello d’uso del software ottenibili attraverso l’ar- chitettura PCI. (Fonte: Pexels)

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