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DIGITAL SSD PROTOCOLS 47 - ELETTRONICA OGGI 484 - MARZO 2020 possono evitare questi problemi. In altri termini, i CIO possono utilizzare al meglio le memorie flash ad alte prestazioni per i server, con tutti i vantaggi associati all’elevata disponibilità e alle funzionalità di sicurezza degli array di storage moderni, oltre a ottenere bene- fici in termini di prestazioni e latenza analoghi a quelli tipici delle memorie SSD NVMe locali. NVMe-over-Fabrics: uno sguardo alle tempistiche Per poter rispondere a questa domanda, può essere utile effettuare un paragone fra gli array di storage condivisi e i motori per autovetture. Nello specifico, i tradizionali array di storage condivisi di tipo Fibre Channel (FC)/iSCSI possono essere considerati come l’analogo dei motori a combustione convenzionali. Sono utilizzati da diversi anni, affidabili e forniranno una valida tecnologia di trasporto ancora per molto tempo a venire. Le auto ibride stanno diventando sempre più comu- ni e forniscono alcuni dei vantaggi dei veicoli ad ali- mentazione elettrica e a gas. In modo simile, gli array NVMe più recenti utilizzano una combinazione della tecnologia NVMe internamente all’array, ma si con- nettono all’host utilizzando i comandi SCSI attraverso protocolli di trasporto FC o Ethernet. Anche se la maggior parte delle persone concorda sul fatto che le auto elettriche saranno il futuro, at- tualmente non costituiscono la tecnologia più diffu- sa – essendo più costose delle alternative tradizionali e non esistendo ancora un’infrastrut- tura ampiamente disponibile per supportare la ricarica elettrica. Gli array NVMe nativi possono essere considerati come gli ana- loghi dei veicoli completamente elettrici. L’infrastruttura neces- saria per realizzarli è il proto- collo NVMe-over-Fabrics. Nel tempo, quest’ultimo diventerà lo standard di comunicazione do- minante attraverso cui gli array di storage condivisi si connette- ranno ai server, ma ci vorrà del tempo prima che NVMe-over- Fabrics venga adottato su larga scala e siano risolti tutti i relativi problemi iniziali. Criteri di scelta Il più grande dilemma per gli amministratori IT è decidere su quale tecnologia sia opportuno investire. Come con qualsiasi nuova tecno- logia che emerge per la prima volta, esistono diversi modi per realizzare la soluzione complessiva (Fig. 1). Sotto questo aspetto, il protocollo NVMe-over-Fabrics non fa eccezione. I comandi NVMe possono essere passati attraverso FC, la versione RDMA di Ethernet o Ethernet standard utilizzando TCP/IP. Si esaminano le differenze principali in questi approcci. 1. NVMe-over-FC (FC-NVMe) FC-NVMe costituisce un’ottima scelta per chi dispo- ne già dell’infrastruttura FC SAN (Storage Attached Network). Il protocollo NVMe può essere incapsula- to in frame FC utilizzando adattatori bus host di tipo 16GFC o 32GFC e relativi switch. Il supporto al protocollo FC-NVMe su server Linux si può ottenere eseguendo l’aggiornamento al firmwa- re e ai driver FC più recenti. Pertanto, investire nelle moderne schede bus host da 16 Gb o 32 Gb FC e nell’infrastruttura SAN fornirà una soluzione a pro- va di futuro per gli array FC-NVMe, quando verranno introdotti. Vale anche la pena di notare che sia SCSI (FCP) che NVMe (FC-NVMe) possono coesistere nella stessa infrastruttura, pertanto gli array basati sui pro- tocolli FC-SCSI tradizionali possono operare contem- poraneamente ai nuovi array con NVMe nativo. Fig. 1 – Principali opzioni di connettività dell’infrastruttura NVMe attualmente disponibili

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