EO_483

ANALOG/MIXED SIGNAL RF POWER 33 - ELETTRONICA OGGI 483 - GENNAIO/FEBBRAIO 2020 potenza. I variatori di fase normalmente sono ester- ni al partitore per consentire al controllo elettronico di orientare l’antenna del pattern di campo. Il secondo esempio è un demodu- latore in quadratura che richiede l’invio di un oscillatore locale a due miscelatori che demodulano la por- tante RF nelle componenti di modu- lazione in fase (I) e in quadratura (Q). La variazione di fase a 90° ri- chiesta per demodulare il segnale Q può essere esterna, come mostrato, oppure può essere interna al parti- tore di potenza. In entrambi i casi, i livelli di potenza dei segnali sono identici. Il partitore di potenza può essere utilizzato “al rovescio” così da poter combinare più ingressi in un’unica uscita, facendone un combinatore di potenza. In modalità combinatore questi dispositivi sono in grado di eseguire l’addizione o la sottrazio- ne vettoriale dei segnali in base alla loro ampiezza e ai valori di fase. Topologia del partitore di potenza Quando si tenta di ripartire un segna- le in due componenti ad ampiezza ri- dotta, il progettista potrebbe pensare semplicemente di utilizzare una con- nessione a “T”, mettendo due carichi su una sorgente comune (Fig. 2). La configurazione funzionerà ma è soggetta a un paio di limitazioni. La più ovvia è la non corrispondenza dell’impedenza. Se entrambe le usci- te (porte 2 e 3) immettono su 50 , alla porta d’ingresso (porta 1) viene presentato un carico di 25 . Se la sorgente d’ingresso è un dispositivo a 50 , si ha un problema di carico. Il secondo problema è la mancanza d’i- solamento. Se, ad esempio, una delle uscite è andata in cortocircuito, an- che l’altra porta va in cortocircuito. Ci sono tre topologie di circuiti prin- cipali per i partitori di potenza che eliminano le limitazioni di un colle- gamento a T. Le tre topologie sono: resistivi, ibrida e Wilkinson (Fig. 3). I partitori Wilkinson e ibridi appar- tengono a una classe di partitori detti reattivi. Partitori resistivi L’implementazione più comune di un partitore di potenza, quella resistiva, utilizza tre resistori di pari Fig. 2 – Una connessione a T di base può ripartire un segnale tra due componenti con la stessa ampiezza e la stessa fase, ma presenta diverse limitazioni (Fonte: Digi-Key Electronics) Fig. 3 – Schemi semplificati delle tre topologie comuni di partitori di potenza: resistivi, Wilkinson e ibridi (Fonte: Digi-Key Electronics)

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=