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POWER PARALLEL SUPPLIES 43 - ELETTRONICA OGGI 482 - NOVEMBRE/DICEMBRE 2019 parallelo, l’utente deve essere in grado di controllare un alimentatore quanto entra nella modalità di limita- zione della corrente. Impedenza di uscita del generatore di tensione La maggior parte dei generatori di tensione reali sono caratterizzati da un’impedenza di uscita di valore po- sitivo diverso da zero (Fig. 3). Quando un generato- re di tensione ha un’impedenza di uscita positiva, la tensione di uscita diminuisce all’aumentare della cor- rente di carico. Nelle specifiche di un alimentatore, la variazione della tensione di uscita con la corrente di carico viene indicata come regolazione del carico. Ov- viamente è auspicabile che la variazione della tensio- ne di uscita all’aumentare della corrente di carico sia la più ridotta possibile. Una bassa impedenza di uscita permette di ottenere abbassamenti di tensione di valo- re ridotto. La riduzione della tensione di uscita all’au- mentare della corrente di carico è una tecnica comu- nemente impiegata per consentire la condivisione di corrente tra più alimentatori. Alcuni alimentatori sup- portano il rilevamento remoto della tensione al fine di minimizzare il contributo delle impedenze imputabili E al layout a Zout. Quando si utilizza il rilevamento remo- to della tensione, il peggioramento a livello di regola- zione del carico imputabile alle impedenze parassite è ridotto grazie all’azione dell’anello di retroazione. Nel seguito dell’articolo verrà spiegato il motivo per cui il rilevamento di tensione remoto potrebbe risultare controproducente nelle applicazioni di condivisione della corrente. Errore di set-point del generatore di tensione Nel momento in cui si realizza un generatore di tensio- ne reale, vi sarà un errore nel valore della tensione di riferimento (set point voltage). Questa tensione di erro- Fig. 2 – Generatore di tensione con corrente di valore finito (corrente di uscita limitata)

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