EO_481

ANALOG/MIXED SIGNAL POWER SEQUENCING 40 - ELETTRONICA OGGI 481 - OTTOBRE 2019 per gli altri 16 dispositivi. Uno dei vantaggi signifi- cativi che questo sistema offre a chi progetta è quel- lo di dover apprendere i principi di funzionamento di un dispositivo unico, sia per i progetti semplici che per quelli complessi, elimi- nando le curve di appren- dimento multiple per di- spositivi diversi. Collegare in cascata più dispositivi è semplice quanto collegarli allo stesso IDB, come illu- strato in figura 1. Sequencing basato sugli eventi I sequencer moderni non si limitano a monitorare le tensioni di linea, ma devo- no anche reagire ai segnali digitali. I sequencer tra- dizionali basati sul tempo hanno segnali fissi con re- azioni dedicate e funziona- lità limitata. Prendiamo come esempio una motherboard con una daughter board opziona- le. Su quest’ultima la pre- senza del segnale viene monitorata dal sequencer: quando il segnale è pre- sente, il sequencer attiva le linee di alimentazione della daughter board; quando il segnale è assente, il sequencer continua con la procedura di sequen- ce con la motherboard, concludendo nello stato di “power good”. Un segnale di “daughter card detect” di questo tipo non è disponibile sulla maggior par- te dei sequencer tradizionali. Inoltre, simili requisiti cambiano secondo l’applicazione e possono essere soddisfatti utilizzando pin d’ingresso/uscita general- purpose (GPIO). Un altro esempio riguarda l’alimentazione di un ASIC e un FPGA, dove il sistema richiede che l’ASIC sia completamente alimentato e funzionante prima del- l’FPGA. In questo caso, il sequencer attiva le alimenta- zioni dell’ASIC nell’ordine stabilito e attende il segna- le digitale “power-good”. Una volta attribuito, attende altri 100 ms prima di proseguire e alimentare l’FPGA. Un sequencer basato su eventi deve poter riprodur- re una sequenza complessa similare. In un sistema a sequencer multipli, è importante che sul dispositivo specifico l’informazione relativa a un evento venga condivisa con gli altri presenti sulla scheda, in modo che possano funzionare all’unisono. Comparatori per il monitoraggio di OV e UV, segnali digitali quali GPIO e PDIO, timer, variabili e messag- Fig. 1 – L’espansione di una sequenza con l’impiego di più ADM1266, combinati attraverso un IDB

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