EO_480
COVERSTORY 16 - ELETTRONICA OGGI 480 - SETTEMBRE 2019 cambiamento che non si compirà nel breve ter- mine, a causa di diversi motivi, il primo dei quali è la durata dei dispositivi di campo, progettati per funzionare per più di 20 anni, che potreb- bero rimanere operativi per periodi più lunghi. Si potrebbero tentare aggiornamenti, aggiun- gendo funzionalità e nuove connessioni, ma verrebbero limitati dal design dell’hardware e l’architettura di sistema della fabbrica dovreb- be compensare la loro inadeguatezza. Per quan- to riguarda la sicurezza informatica, tali dispo- sitivi presentano comunque dei limiti e sono a rischio informatico. Un dispositivo sicuro richie- de un’architettura protetta e un approccio pro- gettuale di sistema. Aggiornare un dispositivo con funzioni di sicurezza è un rimedio tempo- raneo, che comporta comunque vulnerabilità in termini di sicurezza. Il passaggio completo alla fabbrica digitalizzata richiede che i dispositivi raggiungano elevati livelli di rafforzamento del- la sicurezza, per resistere a eventuali attacchi informatici senza ridurre la capacità di condivi- dere informazioni in tempo reale e prendere de- cisioni. La resilienza, ossia la capacità di supe- rare velocemente le difficoltà, influisce in modo significativo sulle modalità di implementazione della sicurezza informatica e sui passi necessari da realizzare in un’Industria 4.0 sicura. Il primo considerevole ostacolo da superare consiste nel garantire il rispetto delle norme e delle buone pratiche in materia di sicurez- za informatica che, nel caso di una fabbrica in evoluzione, richiede un approccio diverso. I metodi tradizionali che prevedono l’utilizzo di soluzioni di sicurezza IT, che isolano, mo- nitorano e configurano il traffico di rete, non garantiscono la resilienza necessaria nella fabbrica dell’Industria 4.0. I dispositivi si con- nettono tra loro e condividono informazioni in tempo reale, pertanto occorrono soluzioni di sicurezza hardware che consentano di pren- dere decisioni in tempo reale, pur mantenen- do la resilienza all’interno della fabbrica. Il cambiamento dell’approccio alla sicurezza informatica farà sì che le organizzazioni si adeguino per affrontare le nuove sfide. Mol- te organizzazioni si stanno ristrutturando per acquisire una competenza in materia di sicu- rezza informatica che, da un lato, sia gestita separatamente dall’organizzazione tecnica tra- dizionale e, dall’altro, sia integrata nei team di progetto aziendali. Creare un’organizzazione che consenta di attuare una strategia di sicu- rezza informatica, nel rispetto delle norme e delle buone pratiche del settore, rappresenta il primo importante passo verso il raggiungi- mento dell’obiettivo dell’Industria 4.0. Dopo aver creato solide basi, rispetto agli standard di sicurezza emergenti, ed essersi attrezzate per gestire i requisiti di sicurezza, nel ciclo di vita dei prodotti e oltre i confini interaziendali, le organizzazioni possono con- centrare l’attenzione sull’aumento dell’autono- mia nelle celle della fabbrica. Per raggiungere l’autonomia (Fig. 3), i dispositivi di fabbrica devono essere sufficientemente intelligenti da prendere decisioni sulla base dei dati ri- cevuti. L’approccio della sicurezza informa- tica si basa su dispositivi periferici in grado di comprovare l’affidabilità dei dati dove sono generati. Il risultato è la fiducia necessaria per prendere decisioni in tempo reale, garantita da un sistema di sicurezza informatica in gra- do di accettare input dal mondo reale, che ne valuti l’affidabilità e operi in modo autonomo. L’ultimo passo consiste nel creare una fabbri- ca che, oltre a essere connessa a cloud, operi in sincronia con altri sistemi aziendali attra- verso i servizi cloud. Ciò richiede un utilizzo più ampio di soluzioni digitali e diventa l’ultimo ostacolo, a causa del tempo necessario per il passaggio totale alla fabbrica digitale. Oggi i dispositivi sono già connessi a cloud ma, nella maggior parte dei casi, si limitano a ricevere dati: vengono analizzati e le decisioni sono prese all’esterno della fabbrica, che potreb- bero accelerare o ritardare la manutenzione o la messa a punto di un processo automatico. Oggi le decisioni vengono raramente prese da cloud, in quanto il controllo del campo è locale e separato dal sistema aziendale. Con l’aumento dell’autonomia, diventerà più im- portante monitorare e controllare lo stabilimento attraverso i servizi cloud e condividere le informazioni in tempo reale tra i sistemi aziendali. Fig. 3 – Adozione dell’autonomia in fabbrica
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