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L’industria dei semiconduttori è notoriamente ciclica e le aziende operanti nel settore sono di conseguenza soggette agli andamenti altalenanti legati alla legge della domanda e dell’offerta. Quando le condizioni sono favorevoli, i produttori hanno spesso difficoltà a ‘tenere il passo’ con la domanda mentre quando l’offerta supera la domanda, a causa di un eccesso di produzione o di calo della richiesta dei mercati finali, i prezzi diminuiscono, così come i livelli di produzione dei chip. Sebbene alcuni segmenti dell’industria dei semiconduttori abbiano sperimentato una fase di crescita, molti altri hanno evidenziato segni di rallentamento a partire dalla fine dello scorso anno. Tra questi si possono segnalare memorie e chip grafici, mentre anche i chip destinati all’utilizzo negli smartphone e nei segmenti automotive e industriale hanno subito una battuta di arresto. Secondo i dati forniti da Sia (Semiconductor Industry Association), il mercato globale dei chip è cresciuto del 13,7% lo scorso anno, totalizzan- do 468,8 miliardi di dollari. Con un fatturato di 158 miliardi di dollari, i chip di memoria hanno rappresentato il segmento di mercato più importante, con una quota pari al 33,7%, seguito da quello dei chip logici (23,3%). In linea generale i produttori di semiconduttori hanno espresso un moderato ottimismo circa un recupero nella seconda metà del 2019, anche se alcuni analisti avvertono che la guerra commerciale in atto tra Cina e Stati Uniti potrebbe ostacolare questo recupero. Come ha spiegato Ben Lee, analista di Gartner: “La tensione sui prezzi delle memorie e su altre tipologie di chip, abbinata alla disputa tra Cina e Stati Uniti e al rallentamento della crescita in settori chiave come smartphone, PC e server, potrebbe causare il può basso tasso di crescita dell’industria dei semiconduttori dal 2009”. A giugno di quest’anno Idc ha previsto un declino del settore dei semiconduttori del 7,2% (a quota 440 miliardi di dollari) nel 2019, con un ritorno alla crescita nel 2020. A questo punto non bisogna dimenticare che, escludendo i chip di memoria, il mercato globale nel 2019 sarebbe pari a 319 miliardi di dollari, con un incremento dell’1%. Il settore delle memorie, sia Dram sia flash, secondo Idc è comunque destinato a diminuire sia quest’an- no sia il prossimo. Secondo Idc, l’attuale situazione di mercato è determinata dalla debolezza della doman- da, soprattutto in Cina e da un eccesso di inventario in mercati chiave quale automotive, cellulari e infrastrutture cloud. Entro il terzo trimestre dovrebbe terminare la fase di decli- no e la domanda tornare a crescere, con conseguente smaltimento degli stock che erano stati accumulati in anticipo rispetto all’effettiva ripresa del mercato. Filippo Fossati 13 - ELETTRONICA OGGI 480 - SETTEMBRE 2019 Mercato dei chip: la ripresa è all’orizzonte EDITORIALE

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