EO_479

66 - ELETTRONICA OGGI 479 - GIUGNO/LUGLIO 2019 COMM AUTOMOTIVE NETWORK sizione alle interferenze elettromagnetiche (EMI). Oltre a ciò è necessario garantire una robustezza tale da po- ter resistere a sollecitazioni e vibrazioni di notevole in- tensità, come pure ad alti tassi di umidità. Ogni sistema di rete all’interno di un veicolo basato sulla tecnologia Ethernet dovrà utilizzare gateway adatti all’uso in cam- po automobilistico con accesso alle piattaforme per la connettività ai servizi cloud che integrano diversi ele- menti hardware e software che supportano i differenti protocolli legacy usati in ambito automotive (come LIN, CAN, FlexRay, LVDS e così via). Molex ha sviluppato tec- nologie multi-Gigabit che consentono una trasmissione fluida (quindi senza interruzioni) dei dati, protetta e si- cura sia all’interno dei veicoli sia durante l’interfaccia- mento con i servizi cloud in modo da evitare il verifi- carsi di “colli di bottiglia” sulla rete. Successivamente la società ha presentato sistemi di rete Ethernet operanti a 10 Gbps in grado di assicurare la connettività end- to-end nelle applicazioni V2V/V2I che devono gestire l’enorme quantità di dati acquisiti dai sensori e rendere simultaneamente disponibili contenuti video con riso- luzione 4K ai monitor per i passeggeri dei sedili poste- riori. Questi sistemi sono formati dai gateway Ethernet (che supportano i protocolli legacy come CAN, LIN, LVDS e così via) e moduli multimediali, abbinati a cavi connettori schermati contro le interferenze EMI e con grado di protezione IP67/IP69K tutti realizzati da Molex. Poiché i veicoli sono sempre più connessi, aumentano le potenziali superfici di attacco così come i punti di accesso per eventuali azioni da parte di hacker. Gli al- goritmi di sicurezza impiegati dal sistema Molex sono gestite da una suite Blackberry QNX. Essa è basata su un’architettura a microkernel che utilizza tecniche crit- tografiche di tipo ECC (Elliptic Curve Cryptographic) di Certicom per le comunicazioni tra i sistemi presenti a bordo e i servizi cloud connessi. Il sofisticato servizio a chiave pubblica utilizzato garantisce una comunica- zione autenticata e sicura tra tutte le ECU e le periferi- che all’interno della rete, fornendo quindi un’adeguata protezione contro potenziali minacce rappresentate da attacchi di tipo DoS (Denial of Service) o da violazione alla sicurezza di altra natura. Le attuali architetture di rete usate nel settore automotive non sono sicuramente in grado di tenere il passo con le richieste, sempre più complesse, delle applicazioni automotive. I protocolli di tipo tradizionale evidenziano molte difficoltà nel soddi- sfare i requisiti, in termini di ampiezza di banda, imposti dalla moltitudine di sensori e sottosistemi per i sistemi ADAS e IVI. Nel momento in cui i veicoli tendono ad ac- quistare una sempre maggiore autonomia, questi limiti diverranno ancora più evidenti. Poiché molto apparati, come telecamere, radar e sistemi LiDAR sono destinati a generare una quantità sempre maggiore di dati, molti dei quali richiederanno risposte in real time, Ethernet rappresenta la soluzione più idonea per rispondere a tali esigenze. È abbastanza evidente che lo sviluppo di veicoli a guida autonoma richiede una nuova architet- tura capace di supportare ampiezze di banda più ampie, necessarie per soddisfare le esigenze di sensori carat- terizzati da livelli di risoluzione sempre più alti e per supportare in modo adeguato l’aumento del livello di connettività dei veicoli. Per garantire la sicurezza degli occupanti del veicolo, inoltre, bisognerà assicurare la ridondanza di tutti i componenti e sotto-sistemi critici. Le piattaforme per rete Etnernet a 10 Gbps di tipo end- to-end di Molex sono state ideate per mettere in evi- denza la vasta gamma di prodotti offerti dalla società espressamente destinati alla nuova generazione di auto connesse attualmente in fase di sviluppo presso le più importanti Case automobilistiche. Architettura basata su Ethernet per sistemi automotive

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