EO_479

ANALOG/MIXED SIGNAL OP AMPS 32 - ELETTRONICA OGGI 479 - GIUGNO/LUGLIO 2019 L’ immunità dei sistemi di elaborazione dei se- gnali analogici ai segnali radio emessi ad alta frequenza è diventato un criterio importante di progetto, assumendo una rilevanza paragonabile a quella di parametri quali PSRR (rapporto di reiezio- ne dell’alimentazione), CMRR (rapporto di reiezione di modo comune), THD + N (distorsione totale armo- nica più rumore) e SNR (rapporto segnale/rumore). Questo perché le interferenze prodotte da radiazioni sono in costante aumento – basta dare uno sguardo all’ambiente in cui i sistemi e i dispositivi operano ogni giorno: le connessioni Bluetooth stanno sostituendo progressivamente le connessioni tramite cavo seriale di cuffie e microfoni negli apparecchi audio. Le sche- de WLAN, che utilizzano il protocollo IEEE 802.11 b/g, sono integrate come standard nei computer portatili, nei tablet e nei PC, dato che la banda a 2,4 GHz può es- sere utilizzata senza licenza in molti Paesi. Una varian- te molto diffusa è rappresentata dalla specifica IEEE 802.11 con velocità di trasferimento fino a 54 Mbps nella banda da 5 GHz. Essa inoltre si aggiunge ai requisiti imposti agli svilup- patori in merito all’immunità alle alte frequenze degli attuali progetti di op-amp (amplificatori operazionali). L’immunità alle EMI riduce i disturbi ad alta frequenza Thomas Bolz Product sales manager Analog Rutronik Gli amplificatori operazionali devono offrire le migliori prestazioni e funzionare in modo affidabile anche in ambienti operativi molto gravosi. Di conseguenza, occorre ridurre le interferenze ad alta frequenza dovute a emissioni parassite e il risultante offset DC indesiderato S TANDARD PER LE PROVE EMI La gravità delle perdite di prestazioni degli op-amp causate dai disturbi HF radiati o condotti è evidenziata dalle specifiche estremamente dettagliate delle norme introdotte a livello globale per le tecniche di test e di misura di compatibilità elettromagnetica (EMC) e di immunità ai disturbi. In Germania, la misura dei disturbi EMI condotti è definita secondo il protocollo DIN EN 61000-4-6 (in confor- mità con l’identico standard IEC) nell’intervallo di frequenze compreso fra 150 kHz e 80 MHz. Lo standard DIN EN 61000-4-3 si applica ai campi EMI irradiati fra 80 MHz e 6 GHz. Le tecniche di test e misura in conformità alle specifiche DIN EN 61000-4-39 si applicano ai campi irradiati in prossimità (su distanze inferiori a 500 mm per frequenze <26 MHz, o a 200 mm per frequenze >26 MHz). Esse riguardano l’immunità degli apparecchi elettrici ed elettronici, dei dispositivi e delle strutture a frequenze comprese fra 9 kHz e 6 GHz. Ciò include l’uso dei telefoni cellulari e dei sistemi RFID nel campo vicino dei di- spositivi colpiti da radiazioni d’interferenza.

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