EO_479

TECH INSIGHT OSCILLOSCOPES 25 - ELETTRONICA OGGI 479 - GIUGNO/LUGLIO 2019 ta delle dita”. Quindi è lo schermo tattile che fa la differenza? “Non si tratta solo dell’interfaccia touchscreen, ma è tutto il sistema di misura ad essere concepito per rendere facile l’esecuzione di misure complesse”. In sostanza, i pannelli frontali, con manopole ridotte allo stretto necessario, permettono di avere a portata di mano tutti i controlli principali. Inoltre, l’interfaccia è ideata per evitare di sfogliare diversi menu per ar- rivare alle impostazioni, ed è sufficiente un doppio tocco sulla lettura o sulla mi- sura visualizzata sul display, per ottenere ulteriori dettagli. E tutto ciò, ha ricordato anche Witt, per far in modo che i proget- tisti possano focalizzarsi sull’innovazione e sulla risoluzione di problemi complessi, senza dover perdere tempo a imparare come usare lo strumento. Un altro aspetto che Morgan tiene a sot- tolineare è il ridotto ingombro che questi questi strumenti riescono a mantenere in rapporto alle dimensioni, e alla risoluzio- ne, del loro display. Un fattore fondamen- tale da tenere presente sui banchi di test dei progettisti, il cui spazio di lavoro è so- litamente limitato dalla presenza di altra strumentazione, come stazioni di saldatu- ra, laptop, monitor, alimentatori e altre at- trezzature. “Spesso sul banco di collaudo non c’è spazio per un grande oscillosco- pio, ma noi progettisti abbiamo comunque l’esigenza di avere un schermo spazioso, per poter visualizzare più segnale: e, da questo punto di vista, l’abilità degli ideatori di questi nuovi oscilloscopi è essere riusciti a comprimere molta tecnologia in uno spazio davvero ridotto. Nonostante la sua compattezza, MSO Serie 4 fornisce sei canali d’in- gresso, e uno schermo da 13,3 pollici, con una risoluzione HD, che consente di visualizzare più dettagli sul segnale”. E tutto ciò, aggiunge Morgan, senza dover passare a un oscilloscopio di categoria superiore come MSO Serie 5, che pur essendo molto potente e versatile, risulterebbe in questi casi d’uso troppo ingombrante e sovradimensionato, rispetto alle esigenze di determinate fasce di progettisti. Form factor e caratteristiche tecniche Per riuscire a rispondere a disparate necessità in termini di potenza, versatilità, e ingombro sul banco di test, le serie 3 e 4 si differenziano per parecchi aspetti. I modelli MSO (Mixed Signal Oscilloscope) Serie 4 sono dotati di un display da 13,3 pollici con risoluzione HD (1.920 x 1.080 pixel). Dispongono inoltre di un’ampiezza di banda fino a 1,5 GHz e integrano convertitori ADC (analog-to-digital converter) a 12 bit, per raggiungere una risoluzione verticale di livello superiore. I canali d’ingresso disponibili sono sei e, in virtù della tecnologia FlexChannel, ciascuno di essi può essere convertito in otto canali digitali, attraverso la connessione di una sonda logica dedicata. Tra le varie caratteristiche, la funzionalità Spectrum View, precisa Tektronix, consente di eseguire analisi cor- relate nel dominio del tempo e della frequenza, con controlli indipendenti in ciascun dominio. In aggiunta, tutti i modelli MSO Serie 4 permettono di raggiungere una velocità di campionamento di 6,5 GS/s (Giga-sample per secondo) su tutti i canali analogici e digitali, mentre la lunghezza di registrazione standard è pari a 31,25 Mpoint, con la possibilità, opzionale, di raddoppio della registrazione stessa a 62,5 Mpoint. Gli oscilloscopi MDO (Mixed Domain Oscilloscope) Serie 3 sono anch’essi caratterizzati da interfaccia tou- chscreen, pannelli frontali di uso intuitivo e definizione HD, ma possiedono un display più compatto, da 11,6 pollici, ed hanno una profondità di sei pollici. I modelli MDO Serie 3 sono forniti in versioni con ampiezza di banda fino a 1 GHz, e con velocità di campionamento di 2,5 o 5 GS/s su tutti i canali analogici e digitali; la lunghezza di registrazione standard è 10 Mpoint. Per quanto riguarda l’analisi a segnali misti, questi strumenti mettono a disposizione 16 canali d’ingresso digi- tali. Ancora, aggiunge Tektronix, la Serie 3 si caratterizza per una versatilità conferita dalle numerose opzioni offerte a corredo, per il triggering e il debug di protocolli seriali, e per le misure di potenza, cui si aggiunge anche un generatore di funzioni arbitrarie (AFG). Da citare anche, nella Serie 3, la presenza di un analizzatore di spettro, in grado di operare fino a 3 GHz. Un modello MDO Serie 3, con le sonde collegate (Fonte: Tektronix)

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=