EO_478

ANALOG/MIXED SIGNAL CODEC IC con un clock per codificare dati analogici. Poiché tutti e due i protocolli possono supportare intrinsecamente più segnali di un microfono sul medesimo bus, nel pro- getto di CMX655D è stata prevista la possibilità di ela- borare simultaneamente due segnali indipendenti ma perfettamente sincronizzati provenienti dai microfoni. In un microfono MEMS con uscita digitale la conversio- ne iniziale avviene all’interno del dispositivo e prevede l’abbinamento tra la pre-amplificazione e la modulazio- ne PDM. L’uscita viene quindi elaborata dal codec, un processo che inizia con la conversione del bitstream PDM in frame (pacchetti) di dati. Ciò comporta l’uso di filtri di decimazione per recuperare i dati a bassa frequenza dal segnale PDM ad alta frequenza. Anche se questa operazione può essere effettuata utilizzando un DSP, gli algoritmi software necessari possono esse- re complessi, il costo del processore DSP abbastanza elevato e il consumo di potenza considerevole. L’inte- grazione di questa funzione sotto forma di un blocco hardware nel codec assicura molti vantaggi tra cui maggiore semplicità di progettazione, minori consumi e riduzione dei costi della BOM. Il dispositivo CMX655D, ad esempio, consuma soli 300μA in modalità di ascolto (listening mode), una funzionalità sempre più comu- ne nelle moderne applicazioni, dove il sistema rimane in ascolto in attesa di un evento, come una parola di attivazione (wake word) per un assistente digitale o il rumore di un vetro che si infrange nel caso di un si- stema di allarme. In applicazioni come quelle appena descritte, il funzionamento a bassissimi consumi è una caratteristica molto importante. L’elevato livello di inte- grazione che caratterizza CMX655D permette ora agli OEM di sviluppare prodotti caratterizzati da una catena del segnale (signal chain) più semplice, poiché molte delle funzioni richieste sono integrate in un singolo di- spositivo. Esso supporta le ampiezze di banda sia della telefonia tradizionale (da 300 Hz a 3,4 kHz) sia delle ap- plicazioni vocali ad alta definizione (da 50 Hz a 7 kHz), così la consentire lo sviluppo di una nuova gamma di dispositivi in grado di garantire una qualità audio ad alta definizione. Tra queste si possono annoverare tele- foni, radio PMR (Private Mobile Radio) e sistemi inter- fonici pubblici/privati. Grazie ai bassi consumi questo codec può essere anche utilizzato in sistemi di sicurez- za e di allarme antincendio, dispositivi consumer a con- trollo vocale e prodotti indossabili che devono restare sempre accesi (always on). Il bassissimo consumo di CMX655D sarà l’elemento che farà la differenza rispet- to ai codec vocali/multimediali esistenti. Il settore dei codec vocali è stato a lungo “trascurato” dall’industria dei semiconduttori, costringendo di fatto gli OEM a uti- lizzare un codec multimediale più complesso e costoso, un codec vocale che non era in grado di supportare la più recente tecnologia MEMS oppure implementare la catena del segnale via software. Con l’introduzione del- la famiglia CMX655 di codec vocali ad alta definizione, CML è riuscita a colmare questa lacuna permettendo agli OEM di utilizzare la più avanzata tecnologia di- sponibile nelle applicazioni vocali. Formata da modelli adatti all’uso con microfoni MEMS di tipo sia analogico sia digitale, la serie di codec CMX655 dispone di tut- te le potenzialità per consentire la realizzazione di una nuova generazione di prodotti basati sulla voce in gra- do di soddisfare “in toto” le aspettative dei consumatori. Fig. 2 – Schema a blocchi del codec CMX655D di CML Microcircuits 41 - ELETTRONICA OGGI 478 - MAGGIO 2019

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