EO_478

TECH INSIGHT CONNECTED WORLD 33 - ELETTRONICA OGGI 478 - MAGGIO 2019 Il mondo degli appassionati Questo approccio è particolarmente utile per le grandi aziende che utiliz- zano dispositivi IoT poiché significa avere la potenza di grandi fornito- ri di servizi cloud a portata di mano, facilitando la gestione dei dispositivi collegati. Ma per quanto riguarda gli appassionati o i maker che lavorano da casa? Si tratta di persone che lavo- rano su piccoli progetti e richiedono un qualche tipo di connettività ma non dispongono delle risorse finanziarie di una grande azienda. Alcuni fornitori di servizi cloud hanno compreso la necessità di questo mercato. Per aiutare i maker, Amazon ha introdotto il pulsante AWS IoT, un dispositivo programmabile basato su Amazon Dash Button (Fig. 1), che può attingere alla potenza del cloud AWS per offrire funzionalità aggiuntive agli appassionati. Ma esistono anche altri approcci. È possibile un accesso parziale ai servizi cloud senza dovere effettuare un’in- stallazione completa. Ad esempio, Particle è una piattaforma IoT che consente una connettività semplificata per i dispositivi. Viene utilizzata dalle aziende per i prodotti IoT ma offre anche l’accesso alle distribuzioni Raspberry Pi e Arduino. In altre parole, il tipo di utilizzo che ci si aspetta dagli appassionati, il tipo di persone che non vo- gliono utilizzare con fornitori di servizi cloud quali AWS o Google. Il linguaggio IFTTT È possibile vedere da vicino questo cambiamento nell’IFTTT (if this, then that), un linguaggio di programmazio- ne semplificato che offre ai maker e agli appassionati la possibilità di personalizzare le proprie applicazioni e i propri servizi web. Il “this” (questo) e il “that” (quello) sono importanti in questo contesto poiché l’IFTTT risponde alle situazioni in cui un evento attiva un’altra azione, ad esempio un’effrazione rilevata da un allarme antifurto potrebbe utilizzare l’IFTTT per inviare un avviso a un telefono. Il sistema funziona utilizzando le applet (Fig. 2): piccoli programmi che possono attivare una serie di risposte. Le applet si basano su due elementi: trigger, che rappresentano grosso modo la parte “this” dell’equazione, e azioni, la parte “that” del programma. IFTTT funziona con un’ampia varietà di software, da siti web come YouTube o eBay, ai dispositivi inviando, ad esempio, le immagini di una telecamera di sicurezza dell’immagine a un sito web. L’IFTTT si è rivelato particolarmente utile nella connessione di Raspberry Pi al cloud. Si tratta di un modo estremamente efficiente per introdurre nuove applicazioni. Attraverso la distribuzione di IFTTT, un utente può richiamare servizi simili al cloud senza la necessità di richiamare un’istanza cloud completa, semplificando note- volmente la connettività dei dispositivi all’interno di un’abitazione o un piccolo ufficio. Per utilizzare IFTTT, è necessario in primo luogo comprendere il concetto di servizi (noti in precedenza come canali) che sono le basi di tutte le applicazioni IFTTT. Numerosi servizi diversi supportano i dispositivi IoT. Vi sono canali che supportano dispositivi sanitari, servizi che supportano la domotica, alcuni sistemi di supporto come Arduino e alcuni sistemi di supporto aziendali (Office 365, ad esempio, dispone di un proprio servizio). Esiste una chiara similitudine tra l’accesso a tali ser- vizi e l’utilizzo del cloud per i servizi aziendali: si richiama un software presente su altri server. Ad esempio, il servizio IFTTT Maker attrae gli appassionati che cercano di sviluppare progetti elettronici di piccole dimen- sioni. Utilizzando il servizio Maker, gli utenti possono sviluppare le applet per i propri progetti e salvarle per condividerle con altri utenti. In base ai termini di questo servizio, ogni individuo può avere un proprio nome utente per la creazione di tali progetti personali e la maggior parte degli appassionati può farlo tramite Ra- spberry Pi o Arduino. Gli utenti possono richiedere il proprio nome utente e utilizzarlo come base per la creazione di una serie di servizi. Da lì, gli utenti possono distribuire i cosiddetti “webhook” per collegare i propri dispositivi o program- mi a qualsiasi altro dispositivo o servizio a cui è possi- bile accedere tramite il web. La potenza del cloud e la ricchezza dell’IFTTT offrono agli utenti una vasta gamma di opzioni. Le aziende han- no sfruttato la potenza e la flessibilità dei servizi cloud da alcuni anni, ma oggi anche gli appassionati di elet- tronica possono sfruttare a loro volta tutte queste fun- zionalità per i loro progetti. Fig. 2 – La creazione di applet Fig. 1 – Pulsante AWS IoT

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=