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TECH INSIGHT CONNECTED WORLD 32 - ELETTRONICA OGGI 478 - MAGGIO 2019 IoT e cloud: il binomio ideale Il cloud computing ha superato i confini aziendali per offrire ai consumatori la possibilità di avere una molteplicità di servizi a portata di mano e ciò è particolarmente vero quando si tratta di sfruttare i dispositivi IoT Cliff Ortmeyer Global Head of Solutions Development Farnell U n tempo, per spiegare i dispositivi con- nessi si ricorreva all’esempio del frigo- rifero in grado di comunicare quando era finito il latte. Nel corso degli anni il concetto si è evoluto, dalla connessione di oggetti statici si è passati ai dispositivi in grado di monitorare il battito cardiaco, ai sensori in grado di rilevare fumi nocivi, ai contapassi che misurano le di- stanze percorse e le calorie bruciate: l’elenco è virtualmente infinito. Il concetto di Internet of Things (IoT) è quin- di entrato nella vita quotidiana, in particolare quando si parla di Connected Home. Amazon Alexa, Philips Hue, Hive and Nest di British Gas sono una testimonianza della pervasività dei dispositivi connessi. Le ricerche prevedono che entro il 2020 potrebbero esserci 50 miliardi di dispositivi connessi nel mondo e ciò significa che occorre trovare un modo per utilizzarli in modo efficace. IoT e cloud: la tempesta perfetta Il concetto di Internet of Things si è trasformato, così come la nozione di cloud computing. Considerato origina- riamente come un modo utilizzato dalle più importanti aziende per utilizzare più potenza di elaborazione in modo flessibile, il cloud computing ha superato i confini aziendali per offrire ai consumatori la possibilità di avere una molteplicità di servizi a portata di mano. Ciò è particolarmente vero quando si tratta di sfruttare i dispositivi IoT, dove il cloud può fornire molta più potenza in grado di trasformare il modo in cui restiamo connessi. Insieme alla crescita del cloud computing e all’ascesa di Internet of Things, è coinvolto un terzo fattore: il maggiore utilizzo dei telefoni cellulari. Recentemente è stato celebrato il 10° anniversario della nascita dell’iPhone, che consente agli utenti di avere un computer personale sempre a portata di mano. Tale capacità di richiamare servizi on demand e in mobilità ha modificato lo scenario dell’elaborazione embedded. Le principali aziende che si occupano di cloud hanno preso atto della crescita della domanda di dispositivi IoT collegati al cloud e hanno rilasciato il sof- tware per aiutare gli utenti a connettere i dispositivi embedded più facilmente. Aziende quali Amazon, Microsoft e Google stanno aiutando gli utenti a sfruttare il software di connessione al cloud ospitato all’interno di un’ampia gamma di dispositivi. Google ha introdotto Google Cloud IoT Core, che consente la gestione centralizzata dei dispositivi IOT e li integra in un unico sistema. Microsoft, invece, ha migliorato il proprio sistema cloud esistente, Azure. L’azienda ha introdotto una propria versione di connettività dei dispositivi con la suite Azure IoT, che è in grado di connettere i dispositivi industriali al cloud, rendendo la tecnologia disponibile per le aziende mani- fatturiere mentre, al tempo stesso, offre funzioni di gestione e analisi a un’ampia gamma di dispositivi remoti e sensori. Amazon è probabilmente l’azienda all’avanguardia in questo ambito. La sua offerta AWS IoT prevede un kit di sviluppo software (SDK) che consente agli utenti di dispositivi di stabilire la connessione, autenticarsi e scambiare messaggi con AWS IoT utilizzando una vasta gamma di protocolli. In tutti i casi, l’utilizzo del cloud è di fondamentale importanza per il modo in cui gli utenti gestiscono i dispositivi IoT. La necessità di una struttura affidabile e distribuita è fondamentale quando si tratta di connettività. Il cloud mette a disposizione potenza di elaborazione illimitata, flessibilità di connessione dei dispositivi remoti e un metodo standardizzato per la gestio- ne dei carichi di lavoro.
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