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TECH INSIGHT NEWS TECHNOLOGIES 24 - ELETTRONICA OGGI 477 - APRILE 2019 L’aspetto più interessante di questo approccio innovativo è che l’uso del nuovo metodo produce risultati simili rispetto a quelli ottenuti tramite l’utilizzo della tecnica convenzionale basata sulla meccanica quantistica, ma i risultati sono ottenuti in tempi nettamente più brevi. I ricercatori sottolineano infatti che si possono ridurre i tempi di otto ordini di grandezza. Questa soluzione apre la strada a una progettazione sensibilmente più veloce delle combinazioni di materiali rispetto ai sistemi attualmente in uso. Se infatti la ricerca si è focalizzata su alluminio e polietilene, il sistema di machine learning può essere utilizzato per analizzare la struttura elettronica di una vasta gamma di materiali. L’elaborazione più veloce consentita da questo sistema consente inoltre ai ricercatori di simulare più rapida- mente come le modifiche a un materiale possono avere un impatto sulla sua struttura elettronica, rivelando potenzialmente nuovi modi per migliorare l’efficienza. Transistor organici per tutte le esigenze I ricercatori della LMU hanno realizzato transistor organici particolarmente versatili Massimo Fiorini I transistor sono disponibili in una notevole varietà di formati e con caratteristiche tecniche sostanzialmente differenti, per esempio nell’intervallo di corrente utilizzabile. Questi dispositivi utilizzano materiali semiconduttori di diverso tipo, ma mentre quelli non organici con dimen- sioni inferiori ai 100 nm si sono sviluppati e diffusi notevolmente, i transistor basati su componenti organici sono rimasti indietro in termini di prestazioni dato che le loro caratteristiche relative al trasporto delle cariche sono notevolmente inferiori. Una notizia interessante è che i fisici della LMU (Ludwig Maximilian University di Monaco) hanno recentemente sviluppato un transistor organico che funziona perfettamente sia con correnti elevate che basse. I transistor organici sono particolarmente interessanti perché possono esse- re facilmente realizzati su scala industriale mediante processi di stampa e i costi dei materiali sono inferiori rispetto a quelli dei transistor non organici. A questo si aggiunge la possibilità di rea- lizzare questi componenti su materiali flessibili. I ricercatori della LMU hanno presentato un transistor con una struttura insolita, piccola e particolarmente versatile. Modificando infatti pochi parametri durante il processo di produzione, i fisici sono in grado di progettare dispositivi su scala nanometrica per densità di corrente alte o basse. La chiave del successo è la combinazione della particolare geome- tria del transistor e del tipo speciale di materiale usato per il gate che funziona da switch. Generalmente, infatti, i transistor hanno un design planare con due elettrodi disposti in parallelo sul substrato. Usando invece una nuova struttura verticale, gli elettrodi hanno la forma di strisce e si incrociano, e il transistor è controllato dal co- siddetto electrolyte gating (in pratica l’intero transistor è circonda- to da una soluzione elettrolitica). In funzione della tensione appli- cata, gli ioni migrano dentro o fuori dal materiale semiconduttore accendendo e spegnendo il transistor. Questa nuova architettura consente di regolare le proprietà elet- triche modificando vari parametri come per esempio la larghezza dell’elettrodo, lo spessore del materiale semiconduttore e la di- stanza tra gli elettrodi. Inoltre, le funzionalità del transistor non dipendono dall’elettrodo o dal materiale semi- conduttore utilizzato. Un altro vantaggio è che è più facile produrre questi elementi nanoscopici applicando il I transistor organici sviluppati alla LMU usano un’architettura particolare e sonomolto versatili (Fonte: Christoph Hohmann, Nanosystems Initiative Munich)

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