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IV Power POWER 19 - OTTOBRE 2018 Lithium Werks B.V. ha annunciato che costruirà un campus per la ricerca e lo sviluppo nel settore dell’energia pulita presso l’aeroporto di Twente, in Olanda. Per il progetto sono stati stan- ziati da più parti complessivamente 100 milioni di euro e nei prossimi cinque anni è previsto il reclutamento di circa 2.000 persone per sviluppare tecnologie energetiche pulite. Lithium Werks attualmente produce batterie al fosfato di ferro o LFP e per lo sviluppo delle prossime generazioni di batterie sta col- laborando con l’ Università di Twente , mentre si prepara per un futuro in cui i veicoli elettrici autonomi offriranno la mobilità come servizio (MaaS). l primo edificio dovrebbe essere com- pletato entro la fine del 2019, inizialmente fornendo lavoro a circa 300 persone per la ricerca di nuove tecnologie nel campo dell’energia pulita. Siemens Mobility ha collaborato con Austrian Federal Railways (ÖBB) per sviluppare un motore a batteria elettro- ibrida per consentire ai treni elettrici di funzionare anche su linee non elettrificate dove ora cicolano i più inquinanti treni diesel. Il prototipo presentato si chiama Desiro ML Cityjet eco e utilizza batterie al litio-titanato (LTO) che consentono correnti di carica significativamente più elevate di altre tecnologie per una ricarica rapida. In pratica le batterie possono essere ricaricate tramite la linea aerea e utilizzate quando il treno si trova su tratte non elettrificate. Nel caso di alimentazione tramite linea area la velo- cità massima è di 140 km/h, mentre usando le batterie questo valore scenda a 120 km/h. I test per Desiro ML Cityjet eco sono pianificati per la seconda metà del 2019. Investimenti in un campus per R&D Treno a batterie Navion è il nome di un nuovo chip sviluppato dai ri- cercatori dell’ MIT che misura 20 mil- limetri quadrati e consuma 24 mW. Questo chip è molto interessan- te per diversi mo- tivi. Il primo è che è estremamente efficiente, circa 2-3 ordini di grandezza più di un normale CPU. Malgrado le ridotte di- mensioni e i consumi estremamente bassi, è in grado di gestire video in tempo reale con una risoluzione di 752 x 480 a 171 fotogrammi al secondo e gestisce anche le misurazioni inerziali per determinare il posizionamento. Per ridurre il consumo ener- getico, i ricercatori hanno utilizzato dati compressi e ottimizzato il flusso delle informazioni attraverso il chip che è stato creato in un processo CMOS a 65 nm. Le possibili applicazioni sono moltissime, e non riguardano solo i droni miniaturizzati, ma anche alcune in ambito medicale e per la robotica a bassissimo consumo. Un chip per l’elaborazione della visione a bassissimo consumo Semico Research ritiene che il mercato dei chip per l’ener- gy harvesting raggiungerà 3,4 miliardi di dollari entro il 2022. Secondo il report “Energy Harvesting: Reaping the Abundant Market” infatti gli analisti prevedono una forte e rapida crescita di questo settore nei prossimi anni. Tra i dati interessanti del report c’è anche il numero di disposi- tivi di energy harvesting che per il 2022 dovrebbe raggiungere i 509 milioni di unità. Secondo il rapporto una vasta gamma di mercati si rivolgerà all’energy harvesting per la raccolta di energia in modo da sostituire le batterie o per prolungarne la durata. Queste applicazioni comprendono, per esempio, i nodi di sensori wireless (WSN) per infrastrutture, automazione degli edifici e controlli, domotica, dispositivi indossabili e altri device elettronici di consumo. Vola il mercato dei chip per energy harvesting
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