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SMART FACTORY 74 - ELETTRONICA OGGI 473 - OTTOBRE 2018 modifiche personalizzate e favorire di conseguenza l’adozione della robotica su vasta scala. Si supponga, ad esempio, di avere un manipolato- re prodotto dalla società A abbinato a uno chassis per robot del produttore B e un sistema per visio- ne artificiale stereoscopico fornito dalla società C. Il software di controllo dedicato, da utilizzare ad esempio in applicazioni di intra-logistica, può veni- re assemblato in maniera molto semplice a partire dai componenti software ready-made (ovvero già pronti all’uso) grazie all’elevato livello di astrazione e richiede solo l’apporto di piccole modifiche. Non si tratta di un’applicazione futuribile in quanto è già stata collaudata in pratica. Il team dell’Università di Ulm ha già implementato una coppia di robot di servizio, Larry e Robotino che, in un’applicazione di intra-logistica nel setto- re farmaceutico realizzata per Transpharm Logistik GmbH, assembla confezioni di medicinali prelevati dai singoli vassoi in maniera completamente auto- noma e le porta in un punto di consegna specifico. In una configurazione leggermente differente, i due robot hanno preso autonomamente le ordinazioni di caffè che hanno poi servito al tavolo dei clienti. Gra- zie a questi componenti software pronti all’uso che si possono combinare liberamente, il re-design ha richiesto solo poche ore. Il filmato dei due robot in azione è visibile all’indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=Zz66I4NVtNU. Container con interfacce chiaramente definite Per consentire qualsiasi tipo di assemblaggio di ele- menti, il team del Service Robotics Research Center dell’Università di Ulm ha sviluppato un modello sof- tware con singoli componenti orienti al servizio e una toolchain software open source di tipo “model- driven” (ovvero pilotata dal modello) per l’ambien- te di sviluppo Eclipse. Questo ambiente mette a di- sposizione degli sviluppatori dei componenti i tool da utilizzare per implementare il proprio codice per ciascuna unità funzionale e protegge questi algorit- mi generando automaticamente appositi container (contenitori) per i componenti. Questi container co- municano con altri container utilizzando interfacce di comunicazione omogenee. Oltre a ciò, l’“involucro” protegge l’IP dello sviluppatore del componente. Il team dell’Università tedesca ha già sviluppato un discreto numero di questi moduli funzionali e li ren- de disponibili per lo sviluppo nei propri progetti. Tra questi si possono annoverare moduli per la na- vigazione, la visione artificiale, l’interfaccia uomo/ macchina, il controllo di manipolatori e il coordina- mento dei task, solo per citare alcuni esempi. Come interfaccia di comunicazione unificante SmartSoft fa anche ricorso a OPC UA. Ciò consente agli svilup- patori di focalizzare la loro attenzione su container specifici e sviluppare le loro competenze in questi ambiti. Gli utenti, dal canto loro, possono trarre van- taggio dalla disponibilità di un’offerta più flessibile. L’evoluzione dell’hardware di elaborazione embedded di congatec per i robot “intelligenti”: in funzione del tipo di progetto e dai volumi di produzione, gli OEM possono scegliere tra schede madri in formato Mini-ITX (1), carrier board standardizzate (in questo caso una scheda Mini- ITX) con Computer-on-Module (2), schede carrier personalizzate con Computer-on-Module (3) oppure progetti full-custom (4) che congatec è in grado di implementare in modo relativamente semplice e rapido mediante aggiornamenti dei moduli

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