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Un concetto “vecchio” quanto il computer, risalente quindi agli anni ’40, è tornato prepotentemente alla ribalta in tempi abbastanza recenti. Si tratta dell’Intelligenza Artificiale, un’espressione che ha fatto capolino per la prima volta nel 1956 negli Stati Uniti grazie a John McCarthy, uno scienziato informatico, che la utilizzò durante un convegno sulle reti neurali. Ma le potenzialità di questo concetto furono rivelate al mondo solo 40 anni più tardi quando Deep Blue, un computer programmato da Ibm, sfidò il campione mondiale di scacchi in carica Garry Kasparov. Deep Blue perse 4-2 la prima serie di sfide, ma l’anno successivo, portò addirittura a casa la vittoria contro Kasparov, durante la rivincita. Ora la sigla “magica” AI la si può trovare dappertutto, dalle auto a guida (quasi) auto- noma alle app vocali di smartphone e laptop come Siri e Cortana, passando attraverso la logistica, la produzione e la medicina. Si tratta di un mercato con numeri assolutamente interessanti. Secondo i più recen- ti dati forniti da Market Research Future il mercato dei chipset per applicazioni di Intelligenza Artificiale dovrebbe toccare quota 18 miliardi di dollari entro la fine del 2023, con un tasso di crescita su base annua del 49 nel periodo compreso tra il 2017 e il 2023. Il fatto non può sorprendere perché i semiconduttori e le nuove architetture di calcolo sono l’elemento base dell’Intelligenza Artificiale. Il dato interessante è che questo mercato non è appannaggio dei soliti big del setto- re (Intel, Samsumg, Amd solo per citare alcuni tra i più noti), ma coinvolge anche i colossi di Internet come Alphabet, Alibaba, Amazon, Facebook, Microsoft che hanno intenzione di sviluppare chip per conto proprio. Un esempio è Google (Alphabet), che ha messo a punto un programma di investimento di oltre 300 milioni di dollari per la realizzazione di un proprio chip Tpu (Tensor Processor Unit). Altro elemento da tenere in considerazione è il fatto che, dopo anni di consolidamento, si sta assistendo a una vera e propria “esplosioni cambriana” (un evento fondamentale nella storia del nostro Pianeta) di startup – Cerebras, Graphcore, Wave Computing, Horizon Robotics, cambricon Technologies, Deephi – negli Stati Uniti, in Europa e in Cina focalizzate sullo sviluppo di silicio per AI. Realtà vecchie e nuove allineate sulla stessa linea di partenza: l’inizio di un nuovo mercato. Filippo Fossati 15 - ELETTRONICA OGGI 473 - OTTOBRE 2018 Intelligenza artificiale: i chip verso un nuovo Rinascimento EDITORIALE

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