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Le previsioni per il mercato dei chip sono tutte senza dubbio ottimistiche. Le più recenti analisi di mercato, come ad esempio quella pubblicata alla fine di agosto da Wsts, indicano per quest’anno un aumento del 15,7% del mercato dei semicondut- tori rispetto al 2017, che a sua volta ha fatto registrare un sostanzioso +21,6% nei confronti dell’anno precedente. Alla fine dell’anno il comparto dovrebbe valere 477 miliardi di dollari. Si tratta di stime al rialzo rispetto a quelle annunciate in primave- ra dalla medesima società. Artefici di questo risultato sono soprattutto le memorie. Questa categoria dovrebbe, secondo stime Ihs, aumentare del 30,8% anno su anno. Escludendo le memorie, la crescita del mercato dei chip si attesterebbe, in base alle analisi di questa società di ricerche, sul 7,8%. Nel primo semestre di quest’anno ben 11 tra le prime 15 aziende di semiconduttori hanno fatto registrare un incremento a due cifre rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente mentre sette di loro hanno aumentato il fatturato in una percentuale superiore al 20%. Tra queste, ovviamente, i cinque principali fornitori di memorie (Samsung, SK Hynix, Micron, Toshiba/Toshiba Memory e Western Digital/SanDisk). Più caute invece le previsioni per il prossimo anno: le previsioni di Wsts per il 2019 indicano un +5,2%, mentre Ihs è ancora più prudente con un aumento del 4%. Le ragioni sono abbastanza ovvie. Innanzitutto il segmento delle memorie comincerà a rallentare a causa di una probabile sovraproduzione per le Nand e una erosione dei prezzi per le Dram. Senza dimenticare i mercati di destinazione. I nuovi driver come IoT, 5G, AI e guida autonoma (solo per citare alcuni tra i più gettonati) non sembrano ancora avere i volumi per sostituire handset (la cui domanda è in calo a causa della saturazione) e PC che per svariati anni hanno trainato la crescita del mondo dei chip. Filippo Fossati 15 - ELETTRONICA OGGI 472 - SETTEMBRE 2018 Mercato dei chip: il punto della situazione EDITORIALE

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