EO_471

XII Lighting LIGHTING 17 - GIUGNO-LUGLIO 2018 I QD-LED, o QLED, hanno molti vantaggi sia rispetto ai LED Organici, gli OLED at- tualmente di successo negli schermi televisivi, sia rispet- to a tutte le altre tecnologie LED. Innanzi tutto, fanno spa- rire il cadmio e l’arsenico imputati di essere cance- rogeni e pericolosi perché facilmente polverizzabili in particelle micrometriche che si disperdono nell’aria e possono essere respirate o ingerite quando si deposita- no nei cibi. Questo primo vantaggio elimina di colpo tutti i costi legati al trattamento delle due sostanze sia durante la fabbricazione dei LED sia nel momento del loro smaltimento come rifiuti. In secondo luogo, i QLED offrono una potente luce bianca tendente al blu con luminanza che può supe- rare 20.000 cd/m 2 accompagnata da una temperatura di colore graduabi- le che consente di generare tutti gli altri colori dello spettro visivo con la possibilità di scegliere finemente la tonalità cromatica. Il terzo vantaggio rispetto agli altri LED è la semplici- tà dei processi di fabbricazione che permettono di realizzare pixel molto più piccoli e assai più robusti di quel- li attuali e ciò consente di metterne molti di più nei display integrando QLED e circuiti di controllo in un unico sottilissimo foglio di silicio che fa contemporaneamente da substrato e supporto fisico. Un altro importante aspetto da considerare è che i LED a punti quantici sono otti- mi candidati per realizzare i self-emitting display pro- messi come la tecnologia di visualizzazione leader pros- sima ventura. Si chiamano così perché fanno sparire la retroilluminazione a patto di utilizzare LED abbastanza potenti per fornire tutta la lu- minosità che occorre. Sono stati concepiti nel 2001 alla Texas Tech University da due professori che fon- darono microLED proprio per svilupparli usando dap- prima gli OLED e poi i LED in GaN, ma ora la società non esiste più mentre la tecnologia è attualmente in corso di sviluppo in molti laboratori. In pratica ogni pixel è composto da tre subpixel, uno rosso, uno verde e uno blu, ciascuno pilotato da un transistor a film sottile che ne dosa la tensione in modo tale che la som- ma delle tre emissioni formi il colore desiderato. Non cambia molto rispetto agli at- tuali display ma le dimensioni mi- crometriche dei subpixel e la forte luminosità dei LED in GaN consen- tono di eliminare la retroillumina- zione e nel contempo migliorare la definizione, la luminanza e la resa cromatica delle immagini senza bi- sogno di filtri coloranti e con il van- I Quantum Dot LED diventano leader nella visualizzazione I LED a punti quantici stanno conquistando il mercato delle TV a scapito degli OLED perché offrono prestazioni nettamente migliori e un’impareggiabile versatilità applicativa che favorirà lo sviluppo dei self-emitting display Lucio Pellizzari Fig. 1 – La struttura di un array di pixel realizzati con i LED a punti quantici comandati da transistor a film sottile Fig.2 – I self-emitting display concepiti damicroLED diventeranno competitivi grazie all’impiego dei LED a punti quantici come subpixel

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=