EO_471

COMPONENTS AUTOMOTIVE SENSORS 68 - ELETTRONICA OGGI 471 - GIUGNO-LUGLIO 2018 dagli addetti che lavorano sulla linea di assemblaggio. Questo metodo di ispezio- ne manuale è soggetto ad errori, imputa- bili anche al fatto che un lavoratore deve effettuare contemporaneamente anche altri controlli non correlati con la ricerca di infiltrazioni. Anche se eseguito scrupo- losamente, questo metodo permette di in- dividuare solamente le infiltrazioni visibili o che possono essere rilevate attraverso il tatto. L’acqua che si deposita in aree inac- cessibili alla vista, come ad esempio dietro il rivestimento interno o sotto i tappetini non viene rilevata, creando quindi i pre- supposti per una richiesta di intervento in garanzia. Non solo l’attuale metodo “spray & seek” è inaffidabile, ma richiede anche molto tempo e comporta oneri aggiuntivi non indifferenti di natura economica per il produttore di automobili. Come rilevare le infiltrazioni in modo economico, accurato e non invasivo Visti i costi correlati con i tradizionali, e poco affidabi- li, metodi utilizzati per il test e l’ispezione, e quelli con- nessi alla riparazione di ogni infiltrazione delle auto già immesse sul mercato, non può sorprendere il fatto che produttori di semiconduttori e costruttori di automobile siano alla ricerca di soluzioni alternative. Un approccio innovativo e affidabile per affrontare il problema delle infiltrazioni di acqua nei veicoli è rappresentato dal si- stema per il rilevamento della penetrazione dell’umidità RFM5126 (Fig. 2). Questa soluzione “chiavi in mano” non solo consente ai produttori automobilistici di determina- re se l’acqua è penetrata nei veicoli, ma anche di cono- scere il momento e il luogo esatti relativi a ogni infiltra- zione. Oltre a ciò, grazie alla memorizzazione e all’analisi dei dati effettuati dal sistema, è possibile generare sta- tistiche e tendenze relative sia ai modelli dei veicoli sia alla fabbriche in modo da consentire una progettazione più efficiente attraverso il miglioramento del processo. Il nucleo centrale dell’intero sistema è costituito da nu- merosi piccoli sensori che operano in modalità wireless e senza batteria in grado di rilevare infiltrazioni d’acqua posizionati in luoghi strategici: sotto i tappetini, dietro i pannelli di rivestimento e in altre aree nascoste di pic- cole dimensioni all’interno del veicolo. Questi sensori, che vengono commercializzati con i marchi Smart Pas- sive Sensing e SPS, hanno un supporto adesivo che ne consente l’installazione sulla carrozzeria del veicolo, nei luoghi soggetti a infiltrazioni d’acqua, durante la fase di assemblaggio delle parti metalliche (Fig. 3). I sensori sono corredati con un’opzione che prevede l’aggiunta al sensore, durante l’installazione, di una sorta di “coda” (in pratica una striscia) per l’assorbimento dell’acqua che aderisce sia alla parte superiore del sensore sia al metallo consentendo di estendere la zona di monitorag- gio delle infiltrazioni in una locazione specifica del vei- colo. Una volta completati tutti gli assemblaggi, i veicoli vengono trasferiti nella zona dello “spray test” ad alta pressione dove il sistema segnala eventuali infiltrazioni comprese quelle di piccola entità difficili da individua- re. I portali attraverso cui si muovono i veicoli ricevono i dati provenienti dai sensori e grazie a un sofisticato software per il monitoraggio dei sensori all’interno dei portali è in grado di indicare con esattezza le posizioni dove si verificano infiltrazioni in modo consentirne l’in- dividuazione e accelerare le operazioni di rilavorazione necessarie. Le infiltrazioni d’acqua rappresentano un problema critico per i produttori di automobili, molto oneroso in termini sia di tempo richiesto sulle linee di assemblag- gio sia di richieste di risarcimento, senza dimenticare l’impatto negativo sulla reputazione del costruttore stesso. Gli attuali metodi di verifica non sono affidabili in quanto parecchie infiltrazioni non sono visibili e gli addetti alle linee di assemblaggio che eseguono i con- trolli spesso svolgono contemporaneamente altre attivi- tà. I nuovi sensori passivi “intelligenti” rappresentano il nucleo centrale di sofisticati sistemi per il rilevamento delle infiltrazioni grazie ai quali è possibile eliminare l’i- spezione manuale e migliorare l’accuratezza dell’ispe- zione stessa. I dati raccolti forniscono le informazioni necessarie per apportare quei miglioramenti al proces- so necessari ai costruttori di automobili per identificare problemi di natura sistematica e finalizzati all’elimina- zione completa e permanente del problema. Fig. 3 – I sensori vengono fatti aderire direttamente alla carrozzeria metallica prima che venga effettuato il rivestimento interno e prevedono una “coda” opzionale per ampliare la zona di monitoraggio

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