EO_471

DIGITAL IOT MICROCONTROLLERS 53 - ELETTRONICA OGGI 471 - GIUGNO-LUGLIO 2018 Integrare il controller DMA e le eventuali periferiche automa- tizzate nell’architettura softwa- re per consentire un’elabora- zione “parallela”. Gestire la frequenza di clock del microcontrollore nel modo più idoneo per conseguire un ulteriore risparmio energetico. Monitorare il consumo di energia del software e fare esperimenti con diverse architetture e configurazio- ni. Non è detto che la configurazione più favorevole possa essere ottenuta al primo tentativo. Se disponibile, utilizzare la funzione “sleep-on-exit” dell’interrupt, che consente al processore di entrare in modalità “sleep” al termine di un’interruzione e di ri- sparmiare alcune decine di cicli di clock su ogni evento. La scelta di un microcontroller a basso consumo per un dispositivo IoT può essere difficile in quanto vi sono molteplici aspetti da prendere in considerazio- ne, che vanno dall’architettura dei microcontroller alle capacità delle sue periferiche. Una volta selezionato un microcontrollore a basso consumo, non c’è alcuna garanzia che lo sviluppatore raggiungerà l’obiettivo di ottenere il consumo energetico minimo. Lo stadio successivo è un’attenta progettazione dell’architettu- ra software e il monitoraggio delle relative prestazioni durante tutto il ciclo di sviluppo. Solo a questo punto uno sviluppatore sarà in grado di sfruttare appieno le caratteristiche e le funzionalità di basso consumo del microcontrollore scelto. Fig. 5 – I-Scope (evidenziato in giallo) lavora in tandem con la sonda di debug I-Jet per correlare la corrente attraverso il resistore di shunt al codice in esecuzione in un determinato momento. (Fonte: IAR Systems Software)

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=