EO_470

DIGITAL CLOUD DESIGN 48 - ELETTRONICA OGGI 470 - MAGGIO 2018 PIC32 con connettività Wi-Fi e Bluetooth per dare vita a un’estrema varietà di applicazioni IoT limitate solo dalla fantasia del progettista. Le tre schede differiscono per la dotazione dell’MCU che è il PIC32MM “GPL” general-pur- pose più a basso costo per la Curiosity PIC32MM, mentre si tratta del PIC32MX con clock di 120 MHz, 512 kByte di Flash e 128 kByte di RAM per la Curiosity PIC32MX470 che supporta Bluetooth v4.2 compatibile con le speci- fiche BDR/EDR/BLE. Nella Curiosity PIC32MZEF con il supporto per la connettività Wi-Fi N Ieee 802.11n c’è in- vece il PIC32MZ con clock di 200 MHz e prestazioni di 330 DMIPS che integra a bordo un coprocessore FPU, 2 MByte di memoria Flash, 512 kByte di RAM e un accele- ratore crittografico. In tutte c’è la possibilità di montare direttamente un sensore capacitivo di contatto mTouch e di serie l’interfaccia mikroBUS fornita da MikroElektro- nika per connettere ogni sorta di sensori o attuatori in modo tale da poter realizzare sistemi custom. Tutte le schede sono configurabili e programmabili con i tool Mi- crochip MPLAB IDE e MPLAB Code Configurator. Cresce la famiglia Raspberry L’ultima nata è la scheda Raspberry Pi Zero W che ri- spetto alla Raspberry Pi Zero aggiunge le connessioni wireless LAN 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.1 e Bluetooth Low Energy (BLE) pur mantenendo l’impostazione ori- ginaria da 65 x 30 mm incentrata su una CPU single-co- re Broadcom BCM2835 con architettura ARM11 e clock di 1 GHz. A bordo ospita 512 MByte di RAM, una porta Mini-HDMI, una Micro-USB On-The-Go, una Micro-USB, Fig. 3 – Le tre ultime schede di sviluppo Microchip Curiosity con MCU a 32 bit PIC32 e connettività Bluetooth e Wi-Fi consentono di realizzare un’ampia varietà di sistemi IoT custom uno zoccolo HAT da 40 pin, uno per memorie MicroSD e un connettore per videocamera. La scheda è proposta a 10 $ ed è quindi più competitiva rispetto alle Raspberry Pi 2 e 3. Inoltre, è alimentabile a 5 V con assorbimen- to in corrente di 100 mA nel funzionamento standard, 170 mA con le connessioni wireless attive e 230 mA in fase di acquisizione video, per un totale massimo di 1W adatto anche alle piccole batterie. La famiglia Raspber- ry è particolarmente adatta per lo sviluppo dei sistemi DIY per IoT e nella community italiana si trovano nume- rosissimi esempi e consigli per i progettisti fai-da-te. IoT Telit con BLE Telit aggiunge due nuovi moduli alla sua ampia offerta dedicata a Internet-of-Things. BlueMod+S50 introduce Bluetooth Low Energy (BLE) e Bluetooth 5 in un singo- lo modulo particolarmente adatto alla realizzazione di nodi IoT “connectionless” a basso consumo. A bordo c’è il Terminal I/O Profile che abilita i trasferimenti bidirezio- nali Easy Transaprent Data Transfer BLE-SPP e, inoltre, c’è un’interfaccia UICP (UART Interface Control Proto- col) brevettata capace di abbattere i consumi da 30 a 100 volte in meno rispetto ad altre tecniche di risparmio energetico. In più ci sono anche i supporti per la con- nettività NFC (Near Field Communication) e GATT (Gene- ric Attribute Profile) con un raggio d’azione che supera 800 metri in linea d’aria. Nuovissimo è il modulo Telit BlueMod+S42M che unisce in 17 x 10 mm un front-end Bluetooth Low Energy (BLE) 4.2 a un sensore accelero- metrico a 3 assi e a un sensore di temperatura/umidità. Questa soluzione consente di realizzare sistemi IoT com- pleti e dotati di funzionalità custom adatte alle applicazio- ni medicali o per l’agricoltura. Anche qui ci sono i profili d’interfaccia GATT e Terminal I/O e con l’alimentazione compresa fra 1,8 e 3,6V l’assorbimento in corrente mas- simo è di 6,9 mA mentre scende a 1,1 µA in standby e a 0,2 µA in modalità “sleep”. Fig. 4 – L’ultima Raspberry Pi Zero W con le connessioni wireless LAN 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.1 e Bluetooth Low Energy (BLE) Fig. 5 – Il modulo Telit BlueMod+S42Mmisura 17x10 mm e incorpora la connettività BLE 4.2 insieme a un accelerometro a 3 assi e a un sensore di temperatura/umidità

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