EMB 94
EMBEDDED 94 • NOVEMBRE • 2024 48 HARDWARE | SENSORS Grazie al costante aumento delle loro funzionalità, ro- bot e cobot (robot collaborativi) sono in grado di svol- gere un maggior numero di attività in fabbrica, gestire compiti (task) più complessi e operare a una velocità più elevata rispetto al passato, oltre a operare a stretto contatto con gli operatori umani. A causa di questi cambiamenti, i sensori utilizzati nel- le applicazioni industriali devono essere caratterizzati da elevati livelli di accuratezza per assicurare la sal- vaguardia (safety) degli operatori e garantire nel con- tempo la massima affidabilità di funzionamento per periodi di tempo molto lunghi. Per rilevare il movimento, come per esempio il trac- ciamento della posizione e della velocità dello sposta- mento del braccio di un robot, esistono diverse solu- zioni basate sul rilevamento di tipo ottico oppure ma- gnetico. Tuttavia, le tecnologie esistenti non sono in grado di abbinare un elevato livello di accuratezza con un’adeguata resistenza alla contaminazione. La tec- nologia di rilevamento induttivo, dal canto suo, si sta imponendo come una valida soluzione che assicura la possibilità di effettuare un rilevamento della posizione robusto e affidabile in una molteplicità di applicazio- ni industriali, garantendo nel contempo accuratezza e resilienza. La crescente adozione dei sensori induttivi, dettata dalla richiesta di prestazioni e durata superio- ri, e la possibilità di semplificarne l’integrazione in un sistema di automazione sono le tematiche affrontate in questo articolo. I limiti delle tecnologie di rilevamento In qualsiasi applicazione che utilizzi motori per l’auto- mazione, come quelle tipiche dei settori della robotica, automotive e industriale, è necessario assicurare un controllo accurato del motore. Per tale motivo, bisogna conoscere posizione e velocità del rotore del motore, che è solitamente connesso all’albero e si muove rispetto a uno statore fisso. Le tecnologie più comunemente utiliz- zate per questo scopo sono rappresentate da tre tipi di encoder rotativi: ottici, magnetici e induttivi. Ciascuna, ovviamente, presenta vantaggi e svantaggi. Gli encoder ottici sono caratterizzati da un’eccellente accuratezza e risultano insensibili ai campi magnetici, I sensori induttivi contribuiscono all’evoluzione dell’automazione industriale Robot e cobot (robot collaborativi) sono in grado di svolgere un maggior numero di attività in fabbrica, gestire compiti (task) più complessi e operare a una velocità più elevata rispetto al passato Bob Card AMG Marketing Manager onsemi
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