EMB 91

EMBEDDED 91 • FEBBRAIO • 2024 26 Comportamento intelligente del veicolo La capacità dei veicoli di comunicare tra di loro e con l’ambiente circostante comporterà sicuramente nume- rosi benefici, tra cui miglioramento della sicurezza, ridu- zione della congestione e diminuzione dell’inquinamen- to, grazie alla segnalazione di chiusure temporanee o della presenza di ostacoli di varia natura che consentirà di individuare in anticipo percorsi alternativi. La maggior parte dei guidatori si attiene al galateo stra- dale, adattando il proprio comportamento alle condizio- ni stradali e all’ambiente in cui si trovano, sia esso urba- no o rurale. Le reti neurali sono in grado di determinare senza problemi numerosi elementi come posizione, ve- locità e direzione di marcia, ma incontrano molte diffi- coltà a prevedere ciò che potrà accadere nell’immediato futuro. I guidatori, dal canto loro, sono consapevoli del fatto che in situazioni quali la guida in città, è necessario assumersi qualche rischio calcolato. Alcuni guidatori sono gentili, ma il galateo stradale va- ria nelle diverse parti del globo e in funzione della na- zionalità del conducente, ragion per cui i veicoli a guida autonoma dovranno imparare a valutare la situazione e guidare di conseguenza. Le tappe chiave verso l’autonomia La realizzazione di veicoli completamente autonomi è stata per anni l’obiettivo di numerosi produttori automo- bilistici, condiviso con le varie organizzazioni, nazionali e internazionali, che si occupano di sicurezza stradale. Se le problematiche fossero state di natura esclusiva- mente tecnica, questo obiettivo sarebbe stato probabil- mente già raggiunto. Tuttavia, la rimozione del condu- cente umano dal veicolo solleva anche complicazioni di tipo legale per le compagnie assicurative e comporta un aumento delle responsabilità per gli sviluppatori degli algoritmi e, in ultima analisi, per il produttore del veico- lo. Problematiche come quelle appena esposte, oltre alle preoccupazioni espresse dalla società nei confronti della guida autonoma, rappresentano sicuramente un ostaco- lo alla sua evoluzione. In ogni caso, è indispensabile su- perare tutte queste problematiche perchè le strade sono sempre più congestionate ed esistono prove inconfutabi- li che gli esseri umani rappresentano la principale causa della maggior parte degli incidenti. SAE International, in precedenza nota come Society of Automotive Engineer, ha definito sei livelli di autonomia per i veicoli (Fig. 3), che rappresentano uno schema di riferimento per lo sviluppo di sistemi per veicoli autono- mi. I primi tre livelli, dal livello 0 (assistenza momenta- nea) al livello 2 (supporto integrato e collaborativo) sono già forniti dalla maggior parte dei produttori di veicoli sotto forma di sistemi ADAS, il cui compito è avvertire e assistere il conducente durante la guida. Tra le prin- cipali funzionalità disponibili si possono annoverare il controllo adattivo della veloci- tà di crociera (ACC – Adaptive Cruise Control), il rilevamento dei punti ciechi, l’avviso di su- peramento della corsia di mar- cia e il mantenimento al centro della corsia stessa, l’illumina- zione adattiva, la frenata di emergenza e il riconoscimento dei segnali stradali. Ovviamen- te, il numero delle funzionalità ADAS presenti dipenderà dal- la marca del veicolo e dalle op- zioni selezionate nel momento dell’acquisto. Fino al livello 2 Fig. 3 – I sei livelli per la guida autonoma definiti da SAE International (Fonte: Mouser Electronics) IN TEMPO REALE | SELF DRIVING CAR

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