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EMBEDDED 85 • SETTEMBRE • 2022 45 HETEROGENEOUS COMPUTING | HARDWARE Architetture eterogenee: più core, migliori prestazioni Per migliorare l’efficienza dei processori una delle soluzioni più interessanti dal punto di vista dell’architettura consiste nell’adozione di core diversi fra loro e ottimizzati: ecco alcuni esempi Francesco Ferrari T ra i trend in evoluzione nel settore dei processori c’è il ricorso ad architetture eterogenee e ibride. L’idea di utilizzare più core per migliorare le prestazioni non è certo nuova e non lo è neppure quella di differen- ziare questi core. Del resto, le architetture eterogenee sono già molto diffuse a livello di SoC, ma finalmente si stanno ottenendo soluzioni tecnologicamente interes- santi utilizzabili in ambiti molto più avanzati rispetto alle precedenti. In generale, aumentando il numero di core non è det- to che si possano ottenere sempre risultati convenien- temente migliori, almeno per determinate categorie di applicazioni (per esempio per i processori per server, con elevato parallelismo, le cose sono diverse) e di pre- stazioni. Sono interessanti, a questo riguardo, gli studi di Intel sulle prestazioni con vari carichi di lavoro utiliz- zando un numero crescente di core. Dai risultati emer- ge infatti che la maggior parte dei workload più comu- nemente utilizzati non è efficacemente scalabile oltre i 4 core, mentre una minoranza dei carichi di lavoro può essere scalata fino a 8 core, ma non ulteriormente. Solo un percentuale minima di carichi di lavoro può scala- re oltre 10 core. Esistono comunque anche altri tipi di vantaggi, per esempio in termini di consumi energetici.

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