EMB_77

L’ edge computing, ovvero l’elaborazione che porta l’“intelligenza”, l’analisi e la comuni- cazione laddove i dati hanno origine, cioè nei gateway di rete o direttamente negli endpoint, è divenuta una tecnologia di fondamentale importanza per le aziende. In un ambiente industriale che a ragione si può definire iper-connesso, l’edge computing può essere usato nelle più svariate applicazioni, dal monitoraggio remoto degli asset alla robotica, dai veicoli autonomi alle “smart factories”. Una tecnologia, quella dell’elaborazione alla periferia, che “piace” sempre più: un recente studio di Frost & Sullivan prevede che nel giro di un paio di anni, sarà adottata dal 90% delle aziende che operano in ambito industriale. Nell’ambito dell’edge computing vi è un astro nascente, riassunto nell’acronimo MEC (Multi-access Edge Computing): si tratta di un’architettura di rete decentralizzata, promossa da ETSI (European Telecommunications Standard Institute), che trasferisce le capacità del cloud computing in prossimità dell’utente che le fruisce, sul limite (edge) della rete di accesso, ed è considerata uno dei pilastri chiave per il rispetto degli elevati requisiti delle reti 5G. Lo studio di Frost & Sullivan prevede un futuro decisamente roseo per questo mercato che passerà dai 64,1 milioni di dollari del 2019 ai 7,23 miliardi di dollari entro il 2024, con un tasso di crescita su base annua a tre cifre (+157,4%) nel periodo preso in considerazione. Per tutti gli attori del mercato MEC, d’altra parte, si preannunciano numerosi vantaggi: gli operatori telecom, ad esem- pio, potrebbero studiare soluzioni e servizi per soddisfare i requisiti tipici delle auto connesse e autonome, come pure stringere accordi con i fornitori di servizi cloud e aziende operanti nel settore dell’intelligenza artificiale, dell’apprendi- mento automatico e della visione artificiale per progettare soluzioni destinate a una pluralità di comparti applicativi. Dal canto loro gli integratori di sistema saranno in grado di realizzare soluzioni end-to-end, che potrebbero rappresentare un significativo valore aggiunto per le imprese, in quanto il 5G richiede competenze specifiche. Edge computing: è arrivata l’ora del MEC Filippo Fossati filippo.fossati@fieramilanomedia.it 5 EMBEDDED SETTEMBRE EDITORIALE

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=