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EMBEDDED NOVEMBRE 40 HARDWARE | COM-HPC { critico ) era ancora in pieno svolgimento. Sotto questo aspetto i moduli potevano essere assimi- un’industria nascente che non come i pionieri che avrebbero segnato l’inizio del ciclo di vita di una intera generazione di standard per moduli desti- nato ad affermarsi nel tempo. Tuttavia JUMPtec è stata l’azienda che ha reso disponibili pubblica- À - ristico nella commercializzazione dei moduli su scala globale. Concetto, quello del modulo, che ha riscosso un lusinghiero successo come dimo- strano gli sviluppi odierni. Gli SBC in formato PC/104, che offrivano uno spazio troppo ridotto per i connettori se dovevano essere montati sullo stesso lato della CPU e del chipset hanno contri- buito, verso la metà degli anni 90, a rafforzare la validità del concetto di modulo. A fronte di una richiesta di una sempre maggiore connettività, i connettori venivano montati dagli utenti sull’al- tro lato del PCB per collegare un numero ancora superiore di periferiche. Il principio di progetta- zione su cui si basa PC/104 prevede l’utilizzo di cavi per instradare gli I/O verso l’alloggiamento. Ciò ha comportato la creazione di grovigli di cavi sempre più intricati, con conseguente aumento della possibilità di introdurre errori a livello di 9 e ordinata” dei cablaggi era un requisito impor- tante nella progettazione di sistemi. Per questo motivo, la riduzione degli ingombri e delle proble- matiche provocate dai cavi mediante un collega- mento con gli I/O esterni eseguito sfruttando una À - va uno dei punti di forza del concetto di modulo. Il lancio dei primi moduli in formato ETX svilup- pato da JUMPtec ha segnato un vero e proprio punto di svolta per il mercato dei moduli COM. Una strada in salita per il concetto di modulo Il fattore di forma ETX per questi moduli basati su ISA/PCI con connettori da 400 pin per la sche- da carrier non ha avuto vita facile, nonostante il fatto che JUMPtec avesse reso disponibili le À | - ne differenti e in competizione, ora ricordati so- lamente da qualche nostalgico addetto ai lavori, aveva cercato di attirare l’attenzione degli OEM con soluzioni simili. La competizione tra i produt- tori di soluzioni di elaborazione embedded, le cui dimensioni a quei tempi non erano confrontabili con quelle odierne, era particolarmente accesa. Nel novembre del 2001 JUMPtec e Advantech si sono accordati per fondare ETX-IG (ETX Indu- strial Group) che ha introdotto il primo standard per moduli aperto e indipendente da qualsiasi produttore e ha mantenuto una versione valida {} ~ I-Base , IBR e PCISystems , per esempio, avevano sviluppato schede ETX alternative che avevano raggiunto rapidamente la fase di maturità”, aveva spiegato "€ 9 | - luppo uniforme su scala mondiale dello standard ETX era quindi indispensabile la creazione di un consorzio ETX aperto”. Nel giro di pochi mesi i più importanti produttori di sistemi ETX hanno aderito al consorzio, consapevoli dei vantaggi de- rivati dalla disponibilità di uno standard aperto. Successivamente, il gran numero di fattori di for- ma alternativi si è notevolmente ridotto, a causa sia della crescente importanza assunta da ETX- IG sia delle operazioni di fusione e acquisizione À +‚ - sto come standard di riferimento per il successivo ciclo tecnologico dell’industria dei moduli, dove nel frattempo i toni della competizione si erano fatti meno esasperati. La diffusione su larga scala del nuovo bus PCI Ex- press e l’eliminazione del supporto per il bus ISA nei nuovi processori e i relativi chipset sono i fatto- ri che ha portato, nel 2004, all’elaborazione di un Fig. 4 – I primi moduli COM Express sono stati prodotti in serie nel 2005 ed erano equipaggiati con il processore Intel Pentium M, una vera e propria pietra miliare per il mercato dell’elaborazione embedded

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