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IOT | SPECIALE vero favorisce il decollo di un nuovo standard nel settore è la sua interoperabilità. Inoltre, per quelle aziende che condividono la stessa implementazio- ne di uno standard, il costo di tale implementazio- ne tende a zero o, nel caso peggiore, può essere con- diviso tra le aziende stesse, risparmiando risorse e riducendo il time-to-market. La quarta ragione per cui la IoT sarà costruita sull’open source, continua Milinkovich, è il mero numero di sviluppatori che sarà necessario repe- rire, formare e abilitare per la creazione di questa 2 ‚~. <~~ nel 2020 ne occorreranno 4,5 milioni. E se in pas- sato tempi e costi di preparazione di questi pro- fessionisti del software erano molto elevati, oggi, grazie a framework open source come la piattafor- ma Eclipse, il costo per renderli produttivi tende, anche in questo caso, verso zero. Inoltre, l’open source consente agli sviluppatori di scegliere quale tecnologia deve essere alla base dell’infrastruttu- ra IoT, e non di essere unicamente orientati verso le soluzioni commerciali, di volta in volta proposte À + - gione per cui l’open source sarà la base della IoT è che il modello di business fondato sul pagamento di licenze software, ormai, non funziona più: i gua- dagni, con la IoT, proverranno dalla commercializ- zazione della molteplicità di servizi realizzabili nei differenti settori industriali. Arduino, una scheda basata su hardware open source (Fonte: Pixabay)

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