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EMBEDDED NOVEMBRE 30 SPECIALE | IOT Sono open source i “mattoni” della Internet of Things Nello sviluppo del Web degli oggetti, i limiti degli approcci proprietari sono testimoniati dalle sempre più frequenti collaborazioni e partecipazioni dei principali fornitori di tecnologia in iniziative e progetti basati sull’adozione del “codice libero” Giorgio Fusari l paradigma open source conquista sempre più spazio nel vasto e complesso mondo delle tecnologie Internet of Things (IoT), in continua evoluzione. Si fa oggi un gran parlare di piattaforme IoT che sono in gra- À vari oggetti intelligenti, e lo sviluppo di applica- zioni nei diversi settori industriali o “consumer”, per consentire di sfruttare i vantaggi di business che derivano dall’analisi delle grandi moli di dati raccolte. Soprattutto in campo industriale, sono numero- si i vendor che, attraverso le proprie tecnologie proprietarie, sostengono di fornire soluzioni IIoT !& À À À - cienza. Un esempio su tutti può essere la piat- taforma Predix di GE , come afferma la società, in grado di combinare asset, dati, strumenti ana- litici e applicazioni per trasformare le operation industriali; una piattaforma IoT che copre le in- À cloud, ed è parte integrante di un portafoglio di soluzioni software già attestato sui 7 miliardi di dollari, e proiettato, secondo gli obiettivi dell’a- zienda, verso un fatturato di 15 miliardi di dolla- ri per il 2020. Eppure, gran parte dei progetti IoT falliscono Malgrado le rosee previsioni della società di ri- cerche IDC , secondo cui, su scala mondiale, la base installata di endpoint IoT continuerà a cre- scere, raggiungendo oltre 82 miliardi nel 2025, un nuovo studio di Cisco – sondando 1.845 deci- sori aziendali in Stati Uniti, Regno Unito e India nei settori produzione, retail, ospitalità, energia, trasporti, sanità, e pubblica amministrazione – mostra che il 60% delle iniziative IoT si ferma allo stadio di “proof of concept” (PoC), e solo il 26% delle organizzazioni ha avuto un piano IoT considerato un completo successo. Ancor peggio è che un terzo di tutti i progetti completati non sono stati valutati di successo. I Open source (Fonte: Pexels)

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