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EMBEDDED MAGGIO 36 HARDWARE | EMBEDDED BOARDS dispone di una unità programmabile (si tratta di un modulo che funge da “cervello elettroni- " 6Q % le quali è possibile l’interfacciamento con sen- sori, motori ed encoder. Esso utilizza una MCU Tiva operante a 80 MHz di Texas Instruments in grado di garantire prestazioni di 100 MOPS (Million Operations Per Second). Il modulo è ca- % - sente la personalizzazione dei progetti esistenti o la programmazione di nuovi progetti a partire da zero (utilizzando l’apposito tool di program- mazione di tipo visivo). Al modulo è abbinato un controllore del tutto analogo a quello comune- mente utilizzato per i videogame. Poiché il te- lecomando utilizza la radiofrequenza, i progetti realizzati utilizzando questa piattaforma (a dif- ferenza di quelli creati con la piattaforma Lego) non richiedono il posizionamento in visibilità reciproca (line-of-sight) tra telecomando e robot. Un altro prodotto pionieristico in questo settore è stato senza dubbio littleBits, una piattaforma che si rivolge a un pubblico più giovane propo- nendo una vasta gamma di moduli colorati che si collegano tra loro mediante magneti. I moduli sono suddivisi in quattro categorie che si diffe- renziano in base al colore: blue per l’alimenta- zione (in questo caso i moduli si attaccano alle batterie), rosa per gli ingressi (come sensori di luce, pulsanti, interruttori a scorrimento, micro- foni e così via), verdi per le uscite (LED, cicalini, motori, display a matrice e similari) e arancione & " - curezza è assicurata dai poli magnetici, grazie ai quali risulta impossibile l’assemblaggio dei mo- duli con un orientamento non corretto. Questi moduli hardware si possono interfacciare con i prodotti Lego in modo da dar libero sfogo alla creatività degli ingegneri in erba. Anche il Meccano ha subito profonde trasforma- zioni nel corso degli anni. Tra la gamma di pro- dotti che la società ha introdotto per soddisfare le esigenze dei giovani aspiranti ingegneri si possono segnalare i robot MicroNoid – destinati a un pubblico di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni. Una volta assemblati, l’utente può far ese- guire loro sequenze di movimenti precise o cre- are semplici motivi musicali che i robot sono in grado di riprodurre attraverso una programma- zione effettuata con un semplice pulsante. In al- ternativa è anche possibile effettuare program- mazioni più complesse utilizzando il cavo USB fornito di serie per il collegamento a un laptop: per la programmazione è possibile utilizzare il software molto intuitivo scaricabile dal sito Web della società. Realizzato grazie a un’operazione di crowdfun- ding conclusasi all’inizio della scorsa estate che ha raccolto un capitale tre volte superiore a quel- lo preventivato, Smartibot è un’altra semplice piattaforma sviluppata con l’intento di colpire l’immaginazione delle generazioni più giovani e aiutarle nel loro percorso di alfabetizzazione sulle nuove tecnologie. Realizzata dalla start-up inglese, The Crafty Robot , questa piattafor- ma opera essenzialmente in abbinamento con lo smartphone dell’utilizzato- re, mettendo così a disposizione uno chassis di cartone ecologico e molto semplice da assembla- re a partire dal quale è possi- bile realizzare un robot mobile abbastanza elementare con cui muovere i primi passi nel mondo della robotica. Smartibot può es- sere liberamente personalizzato oppure persino “abbandonato” a favore di un progetto completa- mente nuovo realizzato con qual- siasi altro materiale disponibile – conservando dell’originale solo la scheda a circuito stampato, i motori e il pacco batterie (che Smartibot

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